L’automedica via da Bellano con la scusa della frana in Valchiavenna non tornerà sul Lario. Non facciamoci illusioni perché i tavoli convocati non otterranno nulla da Areu, guidata da Alberto Zoli.
C’è un unico e solo modo per convincere Areu a rimettere il servizio al suo posto ed è una presa di posizione forte e risoluta da parte dei vertici politici di Regione Lombardia. Per gli abitanti e gli amministratori del territorio è una questione di sicurezza e sanità. Per l’Areu del dottor Zoli è una questione economica. Stiamo parlando dell’argomento sbagliato con la persona sbagliata: in questo momento, è paradossale da dire, ma l’automedica per chi deve decidere non è una questione sanitaria.
Ho seguito la precedente e durissima battaglia per mantenere il servizio a Bellano e allora come oggi il dottor Zoli diceva che quello che può fare l’automedica può fare anche l’autoinfermieristica. E qui ci sarebbe da chiedersi dove sta l’ordine dei medici. Ma ricordo anche il dottor Zoli, per un’altra vicenda sanitaria, dire in conferenza stampa che se uno decide di vivere a Morterone non può pensare di avere gli stessi servizi di uno che decide di vivere a Milano.
Sta tutta qui la questione: capire che siamo in una zona periferica e non importa se paghiamo le stesse tasse di uno che vive al Niguarda.
Per questo non serve assolutamente a nulla incontrare i vertici di Areu perché quelli da incontrare stanno in Regione. Ma logicamente bisogna continuare a far credere alla gente che la decisione sia sanitaria e così ci sono i numeri snocciolati come un mantra davanti ai sindaci dai tecnici di Areu per dimostrare che l’automedica si usa poco.
Ma basta parlare con i volontari che operano sulle ambulanze per avere la conferma che dopo la prima battaglia vinta per tenere sul territorio l’automedica le uscite di questo veicolo sono state ridotte all’osso.
Maliziosamente si potrebbe pensare: se le statistiche dicono che opera poco la prossima volta riusciremo a eliminarla e punteremo tutto sull’elicottero (ancora da capire questo innamoramento) ed ecco la frana che casca a fagiolo.
Infine quando si comprende che si parla di soldi e non di salute facciamo un breve calcolo: infarto a Esino, temporale in zona e impossibilità di volare, partenza da Nuova Olonio con tempo stimato di 40 minuti per l’arrivo a Esino dell’automedica (se al volante c’è Hamilton).
La conclusione di questo calcolo è chiara tutti: lavorerà di più il camposanto e quando ci sarà il morto e ci sarà su quale coscienza dovrà pesare?
Stefano Cassinelli