ESINO LARIO – Torna a Esino la seconda edizione della rassegna cinematografica con i film del Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina di Milano organizzata dall’associazione Centro orientamento educativo – COE con il patrocinio del Comune di Esino Lario.
Dopo il successo dell’edizione 2017 incentrata sui cambiamenti climatici e i diritti ambientali, il Coe presenta quest’anno Il soffio degli antenati. Racconti di giovani in cerca d’identità in programma giovedì 21 giugno e venerdì 13 luglio alle 21 al cineteatro del paese, due serate dedicate al cinema come strumento di conoscenza e approfondimento culturale. In continuità con lo scorso anno, il Coe vuole proporre una riflessione sul concetto di cambiamento a livello globale con tre cortometraggi e un lungometraggio che affrontano il tema della condivisione e dello scambio tra nazionalità e generazioni.
La nostra società è da considerarsi globale e globalizzata. La possibilità di incontrarsi e condividere favorisce lo sviluppo degli scambi culturali, linguistici e umani, ma inevitabilmente può causare un annullamento delle diversità a danno delle minoranze. “Purtroppo oggi siamo più figli della nostra epoca che dei nostri padri” commenta la nonna del protagonista del lungometraggio Wallay di Berni Goldblat. La facilità negli scambi e dei contatti può causare l’appiattimento delle differenze culturali, di solito custodite con più attenzione nei contesti locali, e favorire la diffusione di modelli culturali globali, appartenenti ai paesi più ricchi.
“Ascolta più spesso ciò che vive / ascolta la voce del fuoco / ascolta la voce dell’acqua / e ascolta nel vento / i singhiozzi della boscaglia: / sono il soffio degli antenati” scrive il poeta senegalese Birago Diop invitandoci a ricordare l’importanza delle nostre radici. Ed è proprio in questo contesto di crisi d’appartenenza che crescono le generazioni future. Per i bambini crearsi un’identità in questo mondo in movimento è una vera sfida. I protagonisti dei film che verranno presentati a Esino sono quei “figli della loro epoca”, spesso sradicati e a cavallo tra contemporaneità e tradizione.
I film proposti sono titoli dal catalogo COEmedia distribuzione Cinema, una raccolta di oltre 100 opere disponibili per il noleggio e l’home video e più di 200 film in archivio, unica in Italia, con il meglio a livello autoriale, contenutistico e formativo da Africa, Asia, America Latina e Italia, che si rinnova e arricchisce ogni anno con titoli presentati in esclusiva al Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina, che il Coe organizza a Milano dal 1991. Il catalogo completo su www.coefilm.org.
PROGRAMMA
giovedì 21 giugno alle 21 – Serata cortometraggi
Un enfant perdu (Un bambino smarrito) di Abdou Khadir Ndiaye, Senegal, 2016, 19 min.
Un bambino di una famiglia benestante si perde per le strade di Dakar ed entra in contatto con il mondo che lo circonda e che non ha mai conosciuto prima. Comincia cosi un viaggio d’iniziazione nei quartieri più poveri della città.
Margelle (Nel pozzo) di Omar Mouldouira, Marocco, 2012, 29 min.
A Boujaâd, villaggio marocchino da dove nascono vari miti e leggende, Karim, un bimbo di sette anni, deve affrontare il suo mondo di paure immaginarie e reali. Come in una fiaba dovrà superare varie prove di coraggio, non ultima la discesa nelle profondità di un pozzo, al confine tra la vita e la morte, per poter riemergere ed affacciarsi all’età adulta.
Aya Goes To The Beach (Aya va alla spiaggia) di Maryam Touzani, Marocco, 2015, 17 min.
Aya ha solo 10 anni ma già lavora come domestica in un appartamento di Casablanca. Segregata in casa, le sue uniche distrazioni sono la tv e la vicina di casa in sedia a rotelle, con cui chiacchiera dal balcone. La festa dell’Eid si avvicina e Aya ha un sogno: uscire per andare al mare.
venerdì 13 luglio alle 21 – Serata lungometraggio
Wallay (Te lo giuro) di Berni Goldblat, Burkina Faso / Francia / Qatar, 2017, 84 min.
Ady ha tredici anni ed è cresciuto nella banlieue francese. Quando un’estate, dopo l’ultima spavalderia, viene spedito dal padre dai parenti in Burkina Faso, Ady scopre che la sua famiglia e l’Africa sono diverse da come se le immaginava…