LECCO – Processo concluso al tribunale di Lecco nei confronti della gang dei cosiddetti “pirati del lago”: condannato a tre anni e sei mesi il 38enne moldavo Valeriu Grama, accusato dei furti di numerosi motori di barche appunto nei paesi dell’Alto Lario e trovato in possesso di materiali da scasso e parti di imbarcazioni.

Il giudice Nora Lisa Passoni ha invece assolto il connazionale di Grama Vadiam Jelev, 33enne.

Entrambi dovevano rispondere dell’accusa di furto aggravato e associazione a delinquere. La banda aveva messo a segno ben 17 colpi tra Colico, Sorico, Domaso, Dongo, Menaggio e Dervio. Stando a quanto emerso in aula i pirati pianificavano il furto con sopralluoghi per studiare l’eventuale presenza di allarmi. Agivano poi al calare del buio, prelevando i motori sia di barche ormeggiate in acqua sia in rimessa, li caricavano su furgoncini anche questi rubati e il prima possibile trasportavano il bottino nell’est Europa. A dare loro l’appellativo di “Pirati del lago”, gli stessi carabinieri che nel 2011 riuscirono ad incastrare il gruppo di 13 tra moldavi e ucraini.

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