La questione emergenza automedica continua a far parlare di sé: in questi giorni si parlava di un tavolo tecnico con il coinvolgimento dei sindaci dei comuni interessati al problema, mentre due episodi che evidenziano tutti i limiti dell’attuale organizzazione dell’emergenza nel territorio del lago destano l’attenzione sia del comitato di cittadini che di questo si occupa che del direttore di Areu, che si prodiga nella difesa del servizio di cui è responsabile. Tutto questo in attesa di un ulteriore incontro dei sindaci della comunità montana.
La posizione del nostro gruppo rispetto a questo susseguirsi di eventi è molto chiara. Non possiamo evitare di leggere, al di là dei singoli episodi, il fallimento della attuale organizzazione del servizio di emergenza urgenza nel territorio del lago e di Valsassina e Valvarrone. Una distribuzione su base chilometrica degli strumenti di servizio, che porta la sola automedica disponibile sul territorio proprio al limite di confine con un’altra unità territoriale, Sondrio, simile nelle difficoltà e nei problemi logistici, porta un disservizio enorme al territorio e permette anche di derubricare le manchevolezze enormi della emergenza urgenza a mere questioni di opinione.
Se a questi aggiungiamo la presunzione del direttore di Areu di nascondere le manchevolezza del suo servizio dietro la disponibilità dei “civili” a far fronte ai disagi del servizio, il gioco è fatto! É palese che in fase di emergenza ognuno faccia del suo meglio, ma qualcuno ha il dovere di fare tutta la sua parte, senza nascondersi dietro le spalle di tutti. Giacchè esiste già da parte di Areu un passato e presente di collaborazione con le associazioni di volontariato che si occupano di sostenere il lavoro specifico di emergenza urgenza.
Appare chiaro che finora, nonostante una opinione pubblica attenta e cittadini desiderosi di collaborare alla soluzione di un grave problema di tutto il territorio, nessuno degli attori e promotori di questa situazione ha minimamente preso coscienza della propria responsabilità in merito. Questa ottusità manageriale chiude lo spiraglio ad una fase di evoluzione sicuramente attuabile grazie all’attuale governo, che potrebbe rivedere l’organizzazione complessiva dell’emergenza urgenza e riportarla a livelli ottimali.
La salvaguardia della popolazione deve rimanere una delle priorià del servizio di emergenza urgenza, i sanitari devono essere messi in condizione di avere tutti gli strumenti necessari allo svolgimento della loro prioritaria funzione di salvaguardia.
Gruppo attivisti Movimento 5 Stelle Lago e Valli
Gruppo attivisti Movimento 5 Stelle Mandello del Lario