Dall’Argentina giunge una notizia davvero inquietante: un gruppo di ricercatori ha dato vita alla prima mucca transgenica al mondo, in grado di produrre latte materno grazie ai geni umani innestati nel suo Dna. La mucca si chiama Rosita ed è nata con parto cesareo, in quanto alla nascita pesava 45 kg, il doppio di un bovino normale. Da adulta produrrà latte “simile” a quello materno, sostengono i ricercatori.
Una gatta di Halesowen, in Inghilterra, ha fatto ritorno a casa dopo ben 11 anni. La sua padroncina, Chloe Hill, l’aveva ricevuta in dono al compimento dei 6 anni, ma poco dopo l’aveva smarrita. La sorpresa è stata enorme quando la gatta è stata ritrovata in un gattile e identificata con certezza grazie al microchip sottopelle.
Come vengono al mondo i piccoli del cavalluccio marino? In modo decisamente inconsueto: è papà che li partorisce e non la mamma. La femmina produce le uova e, alcuni giorni prima della maturazione, si lascia corteggiare dal maschio. Quest’ultimo la insegue senza sosta e, quando finalmente riesce ad acchiapparla per la coda, avviene l’accoppiamento all’incontrario: la femmina depone le uova nella sacca ventrale del maschio – una sorta di placenta dove circola ossigeno – affinchè questi le possa fecondare. Passate 3-4 settimane iniziano le doglie, veri e propri spasmi muscolari che consentono ai piccoli, ormai sviluppati, di uscire dalla sacca ed avviarsi ad una vita autonoma.
Emanuele Tavola