ROMA – Cesare Cesa Bianchi, presidente del Collegio Nazionale delle Guide Alpine Italiane, ritiene doveroso farsi portavoce del pensiero delle Guide alpine intorno ai drammatici eventi accaduti nella gola del Raganello, in Calabria. “Nessuna Guida alpina faceva parte del gruppo, nessuna Guida alpina è rimasta coinvolta. Eppure di “guide” si sente parlare nei fatti accaduti, sebbene la legge italiana stabilisca che le attività outdoor che si svolgono a livello professionale in ambiente impervio o con utilizzo di dispositivi e di tecniche alpinistiche siano prerogativa esclusiva delle Guide alpine. Fra queste rientra a tutti gli effetti l’attività del canyoning, ma nel mondo delle attività outdoor vige da tempo il caos più assoluto, al quale le Guide alpine da 10 anni chiedendo ai governi di mettere mano”.
> LEGGI L’INTERVENTO su