VARENNA – Sul sagrato della chiesa di S. Giorgio di Varenna, innanzi ad un pubblico attento, in scena “Le rinchiuse”, l’evento teatrale programmato dall’Amministrazione Comunale nell’ambito del Festival di Bellagio e del Lago di Como che ha portato in scena un tema sociale di grande rilevanza degli ultimi anni; quello delle persone che, per lavoro, si occupano della cura degli anziani, spesso immobilizzati all’interno delle loro case.
La vicenda di Nina, badante straniera destinata ad accudire giorno e notte l’anziana con cui vive – rappresentata sul palco da tre distinte attrici, tra di loro colloquianti secondo la tecnica dell’arte tragicomica greca che, contrapponendo l’attore al coro li rende entrambi protagonisti sulla scena – ha messo in luce tutte le criticità di una tale convivenza.
Da un lato l’enorme potere che queste giovani donne esercitano sulle persone fragili, piegate dalla vecchiaia, spesso dimenticate dai prossimi congiunti e perciò abbandonate alla compassione di coloro
che ne hanno cura. Dall’altro, le modalità di vita delle “badanti”, costrette a rinunciare, a causa della loro attività, anche al più elementare dei desideri, come quello di assaporare una fetta di cielo azzurro nel cortile della casa in cui esercitano tali servizi. Un vivere rinchiuso tra emozioni, paure e desideri di libertà.