MANDELLO DEL LARIO – Un recupero non semplice quello di sabato scorso, ma conclusosi con la dimostrazione di una buona sinergia di tutte le componenti della macchina dei soccorsi. A rendere difficile le operazioni i numerosi fili a sbalzo che popolano la valle a est dell’abitato di Mandello del Lario – molti dei quali sono teleferiche abbandonate e nascoste nella vegetazione, pertanto di ancor maggiore difficoltà d’identificazione.
Nel tardo pomeriggio di sabato scorso l’elicottero è stato chiamato per soccorrere un escursionista precipitato in un tratto di sentiero boscoso all’interno della valle di Mandello. Il salvataggio è andato a buon fine grazie a una collaborativa catena di operazioni da parte degli equipaggi, della centrale operativa e del soccorso alpino.
Per evitare spiacevoli incidenti infatti il tecnico della cenatale operativa ha rimarcato la presenza di fili e il relativo pericolo in valle, chiedendo alla persona – che sul posto aveva trovato l’infortunato alla chiesetta vicino all’alpe – un ulteriore controllo visivo per l’eventuale presenza di cavi.
Quindi l’elicottero ha proceduto a una velocità prossima allo zero, con il portellone aperto e con i membri dell’equipaggio in continua osservazione del panorama alla ricerca di eventuali cavi sul percorso. Giunti sul posto, l’elicottero ha sbarcato – tramite il verricello – il personale, a dieci minuti di camminata dal ferito. Non è stato possibile avvicinarsi di più a causa di due teleferiche che intralciavano il volo.
L’elicottero in quota ha prontamente segnalato alla centrale operativa il bisogno di squadre di soccorso e della piazzola d’imbarco del Bione. Quindi è stato calato il medico dell’elisoccorso, mentre l’infermiere è rimasto a bordo per effettuare verricelli di calata in doppio delle squadre di soccorso.
È stato poi necessario un rientro dell’elicottero alla sede di Villaguardia per operazioni di rifornimento e cambio equipaggio, passando da quello diurno ai turnisti di notte. Nel frattempo gli equipaggi in un briefing si sono passati le informazioni dettagliate sulle modalità di ingresso e uscita dalla valle e sulle operazioni di verricello.
Il positivo recupero finale del paziente e dell’equipaggio sanitario è avvenuto mediante operazioni Hoist Nvg utilizzando le stesse modalità e gli stessi punti di verricello validati durante le operazioni diurne. Tutto il sistema ha agito in sinergia (centrale – equipaggio sanitario – equipaggio volo – rinforzi soccorso alpino) mettendo in pratica l’addestramento e dimostrando un’elevata capacità in particolare nella catena delle operazioni da compiere.