I viaggi? Li cancella soprattutto chi li prenota all’ultimo momento. Mentre, un po’ a sorpresa, tra coloro che hanno scelto la propria destinazione-vacanze diversi mesi prima della partenza il “tasso di ripensamento” è molto più basso. È quanto emerge – in estrema sintesi – dall’indagine on line diffusa nelle scorse ore da Holidu, metamotore di ricerca con sede in Germania che ogni giorno raccoglie e gestisce in tempo reale le richieste di migliaia di viaggiatori, permettendo loro di scegliere le offerte più convenienti sul mercato delle case vacanza.
Nello studio – basato sui comportamenti degli utenti tra il gennaio del 2017 e il luglio dello scorso anno – non mancano curiosità e conferme. Nelle prossime righe cerchiamo di analizzare brevemente il dettaglio dei risultati.
LA CLASSIFICA MONDIALE DEGLI INDECISI
A guidare la classifica mondiale degli indecisi, per quanto riguarda il settore viaggi, sono proprio i popoli latini. Mentre l’organizzazione e la decisione, secondo stereotipo, sono caratteristiche più diffuse tra gli abitanti dell’Europa Centrale. Non si tratta soltanto di luoghi comuni. I numeri della ricerca lasciano poco spazio alle interpretazioni: il tasso di cancellazione dei viaggi, infatti, sfiora il 70 per cento in Brasile e presenta tendenze simili in tutto il Sud America. Mentre l’Italia – che conquista il secondo gradino del, poco ambìto, podio – si avvicina al 50 per cento. Stessi valori per il Portogallo e gli Stati Uniti d’America (poco sotto la metà), seguiti a ruota dalla Spagna (39 per cento). Ma quando ci si sposta verso la parte di mezzo o il Nord del Vecchio Continente il calo è significativo. In Austria e Norvegia, infatti, viene cancellato “soltanto” un viaggio su quattro. Una dinamica ancora più netta in Svizzera e Olanda. Mentre in Germania il tasso si abbassa ulteriormente, arrivando addirittura a uno su cinque.
I PIÙ INDECISI SONO QUELLI CHE USANO IL CELLULARE
In questo quadro, però, tutti i Paesi del mondo hanno un elemento comune: il tasso di cancellazioni, ovunque, è direttamente legato al mezzo tecnico utilizzato per effettuare le prenotazioni.
Come noto, ormai da tempo, la maggioranza dei navigatori utilizza i cellulari per portare a termine i propri acquisti. Ma l’immediatezza di uno smartphone, nella pratica, coincide spesso con errori e ripensamenti. Anche qui non si tratta di supposizioni: la percentuale delle disdette – stando all’indagine del sito tedesco – cala in tutte le realtà (con una forbice dal 5 al 10 per cento) quando la ricerca del viaggio e la scelta finale vengono effettuate con un computer, portatile o fisso che sia.
La dinamica – ben illustrata dall’infografica qui sotto – è difficile da spiegare, ma non da comprendere: a giustificarla sono soprattutto l’età media degli utilizzatori dei due mezzi (che cresce man mano ci si sposta verso la scrivania…) e la grande velocità del mezzo-telefono, che consente di effettuare scelte d’acquisto (e di cancellazione) in ogni luogo e in ogni istante.
AL CENTRO D’EUROPA L’ANTICIPO È DOPPIO…
Tra le ricorrenze dello studio di Holidu, come accennato in apertura d’articolo, spicca il fatto che chi prima prenota meno disdetta. In Portogallo, Brasile e Spagna – mediamente – chi viaggia effettua la prenotazione on line circa 40 giorni della partenza. Mentre in Italia si sale appena sopra quota 50. Ma tali valori sono nettamente inferiori a quelli di altri Paesi europei, quelli collocati in coda alla graduatoria delle cancellazioni. In Olanda, Svizzera e Germania, infatti, la scelta delle vacanze viene effettuata in media quasi 80 giorni prima del volo. Poco sotto, in questa curiosa classifica, troviamo l’Austria, mentre gli abitanti dei paesi anglosassoni (Stati Uniti d’America e Regno Unito) sono collocati tra i 60 e i 70 giorni d’anticipo rispetto al volo di partenza. La Francia, invece, si attesta intorno a quota 60.
IL FATTORE TEMPO RIMANE DECISIVO…
Di certo – a prescindere dalle abitudini di viaggio delle diverse popolazioni europee – il fattore tempo è sempre decisivo. Prenotare con buon anticipo la propria vacanza, infatti, significa scegliere le opzioni migliori per il volo e l’alloggio, oltre che risparmiare cifre significative rispetto agli amanti dei last minute. Ma non solo: più tardi si cancella la propria prenotazione più, mediamente, diventa oneroso farlo (l’invito, al riguardo, è ovviamente quello di controllare nei dettagli le policy di ogni singolo sito).
Insomma: come dicevano gli antichi greci – con un’espressione che ha avuto poi grande fortuna nel mondo anglosassone e in tutto il mondo occidentale – “il tempo è denaro”…
NOTA: METODOLOGIA E CAMPIONE
L’indagine di Holidu, è doveroso precisarlo, non si basa su campione statistico e dunque non è rappresentativa dell’intera società italiana ed europea, ma soltanto di una piccola porzione ben profilata per geografia e abitudini. L’obiettivo dichiarato dello studio è quello di definire una fotografia ragionata dei comportamenti degli utenti del sito attraverso l’elaborazione dei dati proprietari raccolti on line in forma anonima.