SINGAPORE – Una città in puro stile americano, con grattacieli ultramoderni, un aeroporto pienamente efficiente e arredi urbani all’avanguardia. Nel Sud-Est asiatico, questa è Singapore. Un viaggio, quello per visitare la città che dà il nome all’omonimo Stato, irrinunciabile almeno una volta nel corso della vita. Una tappa imperdibile, anche solo per un paio di giorni durante uno scalo di un viaggio più lungo, verso l’Australia o l’Estremo Oriente. Un’esperienza che pochi potrebbero dimenticare.
L’arrivo all’immenso aeroporto internazionale di Changi, innanzitutto, è ciò che ben rende l’idea di questa città modernissima, che fortemente stona con ciò che la circonda, separata solo da un ponte dalla ben più arretrata Malesia. Negozi delle marche più prestigiose al mondo, lunghissimi Terminal collegati da metropolitane interne, pavimenti interamente ricoperti da tappeti colorati e, fuori dalle vetrate cristalline, i grattacieli che fanno capolino dalla Marina Bay.
E proprio lì, una volta usciti dall’aeroporto, è bene dirigersi per assaporare a pieni polmoni l’atmosfera e lo stile singaporiano. Efficientissimi i mezzi di trasporto, dai taxi a quelli pubblici. Con un abbonamento che varia in base alla vostra permanenza, potrete usufruire dei trasporti di superficie e delle metropolitane, senza la scocciatura di dover acquistare, di volta in volta, un biglietto differente. Una tappa in hotel o in ostello per depositare i bagagli e via alla scoperta della città dei balocchi, una sorta di Las Vegas d’Oriente.
Qualche fermata in metropolitana, precisa e pulita da potersi specchiare nel pavimento, e, riaffiorando in superficie, lo spettacolo della Marina Bay: un enorme complesso di edifici di decine di piani a fare da cornice al lago artificiale, sul quale fanno capolino due simboli di Singapore: il Merlion, la statua-fontana a forma di leone, emblema della città, e il Marina Bay Sand, l’hotel più spettacolare dell’intero Stato. Dall’ultimo piano dell’edificio, il 55°, con la tipica forma di un veliero, la vista sulla baia è mozzafiato, così come la infinity-pool, una piscina a perdita d’occhio, vero e proprio gioiello a un passo dal cielo, da cui poter apprezzare Singapore.
Scendendo di qualche piano, un percorso sospeso vi accompagna in un quartiere del futuro, con il giardino botanico hi-tech, la passeggiata sospesa e il padiglione con la ricreazione della foresta pluviale tra i grattacieli, fino alla ruota panoramica, da cui si può ammirare l’intero skyline. Se siete fortunati, visitando la città durante il Capodanno cinese, potete imbattervi anche nell’interminabile sfilata di carri e costumi, con centinaia e centinaia di comparse che fanno spettacolo sul lungomare. Non dimentichiamoci, infatti, che qui convivono pacificamente la cultura malese, cinese e indiana, che si fondono in una società multi etnica, multi religiosa e totalmente aperta. Per questo, non è difficile incontrare in città monumenti che si riferiscono a diverse epoche e diverse culture, così come veri e propri quartieri dedicati a ciascuna provenienza: China Town con i suoi locali tipici, Little Italy con i suoi ristoranti, Little India con l’inconfondibile profumo di spezie. Un vero e proprio melting pot di arte, cultura, religioni, costumi e sapori, che si uniscono armoniosamente in una città moderna, che affonda le sue radici in diversi passati, ma che ha sempre vivo uno sguardo verso il futuro.
Basti pensare alla modernissima Sentosa Island, un’isola a sud della città, che rappresenta non solo la punta estrema del Sud-Est Asiatico, ma costituisce anche il luogo di svago per eccellenza degli abitanti di Singapore. Qui infatti, oltre alle spiagge di sabbia bianca finissima e alle acque cristalline, non mancano le attrazioni turistiche che solo un parco divertimenti può dare: dagli Universal Studios alla laguna dei delfini, dal parco avventure al museo delle cere di Madame Tussauds, fino all’I Fly Singapore, un’esperienza in volo da veri supereroi.
Storia e futuro, tipicità e divertimento. Questa è Singapore.