LECCO – Sono passati 4 anni, ma il ricordo è ancora vivo. Era il 15 aprile del 2011 quando Vittorio Vik Utopia Arrigoni, è stato barbaramente ucciso dopo essere stato rapito da un gruppo di terroristi. Ma chi era davvero? Il fascino degli intellettuali ce lo ricorda.

Vittorio Arrigoni è stato un uomo, un combattente, un figlio, un pacifista, una speranza, un simbolo, un amico, un amante, ma, soprattutto, è stato un sognatore. Quest’ultima categoria è forse quella più particolare e meno rigida di tutte le altre, perché il sogno è la dimensione più intima e propria in cui, ognuno di noi, ritrova le definizioni più prossime a se stesso e altre ne crea cercando di trovare la propria posizione nel mondo, attuando, passo dopo passo, a piccoli tratti alla volta, quella speranza che caratterizza ogni sogno, ogni nostra pulsione e aspirazione di traduzione dei nostri desideri.

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