DERVIO – Prosegue il nostro viaggio alla scoperta delle bellezze del nostro lago. Oggi vi portiamo nel borgo medievale di Corenno Plinio, nel comune di Dervio. Passando in auto si intuisce subito la bellezza di questo paese schiacciato tra la strada e il lago, grazie al suo castello e all’antica chiesa.
Il castello di Corenno costituisce uno dei migliori esempi di fortificazione nel territorio lariano: nonostante i danni subiti lungo i secoli, gode di un buono stato di conservazione. Si tratta di un tipico castello-recinto in pietra a pianta irregolare. L’accesso, protetto da una torre quadrata del tipo a vela, è situato sul lato meridionale. L’entrata, a cui si accede salendo una breve pendenza a gradini, è costituita da un gran portone ad arco tondo sormontato da uno stemma in marmo bianco dei conti Andreani, la famiglia che aveva in feudo l’abitato di Corenno. La fortezza presenta sul lato a monte un’altra torre quadrata più tozza con funzioni di avvistamento, di segnalazione di pericolo e di difesa. Il castello di Corenno è semplicemente una recinzione per l’estrema difesa della comunità e dei suoi beni più preziosi in caso di scorrerie, guerre e incursioni di popolazioni nemiche. In caso di necessità gli abitanti potevano rifugiarsi al suo interno con il bestiame e le proprie ricchezze, mentre il paese veniva saccheggiato dagli invasori.
Addossata alle mura del castello si trova la chiesa parrocchiale dedicata a San Tommaso di Canterbury: i documenti testimoniano la sua esistenza già nel 1290. La facciata della chiesa a capanna è stata più volte manomessa e ha perso gran parte degli elementi tradizionali dello stile romanico. Attualmente presenta un portale costruito nel 1698. La struttura interna conserva i caratteri originali e gli affreschi sono stati realizzati durante un arco di tempo di tre secoli per poi essere nascosti nel Cinquecento. Infatti, seguendo le indicazioni di San Carlo Borromeo, le pareti furono più volte imbiancate come mezzo di disinfezione in periodi di pestilenza. Numerosi sono stati gli interventi sulla chiesa nel passare dei secoli: nel 1703 vennero realizzate due cappelle laterali dedicate a san Giuseppe e alla Madonna. Quest’ultima è in stile barocco, con altare a colonne tortili in marmo nero di Varenna. Nel 1711 si eresse l’attuale campanile e si ampliò l’abside, sempre nello stesso periodo venne realizzato anche l’attuale altare.
Sulla facciata si trovano le arche degli Andreani: questi monumenti funebri costituiscono una particolarità del borgo di Corenno Plinio, dato che non si riscontrano altri esempi sul territorio lariano. Le tre tombe hanno caratteristiche comuni, sono provviste di baldacchino, sono realizzate con gli stessi materiali e hanno un’iconografia similare. Nonostante questi aspetti si ha un progressivo cambio di stile: si passa dal sobrio stile romanico a quello più leggero e decorativo del gotico con la preminenza della verticalità e, in seguito, a un gotico ancor più ricco ed elaborato, comunemente denominato gotico fiorito, testimonianza del cambiamento dei gusti nell’arco di soli 50 anni.
Questo borgo merita sicuramente una visita, qui dove il tempo sembra essersi fermato diversi secoli fa.
Marco Denti