LECCO – Ventuno lettere di contestazioni disciplinari, ben tre in una sola giornata. Questo quanto ricevuto dal responsabile della sicurezza aziendale alla Gilardoni Raggi X tra l’ottobre 2014 e il marzo 2015. Un vero record, che l’uomo ha raccontato in aula nel processo a Maria Cristina Gilardoni e Roberto Redaelli, i quali sono chiamati a rispondere di lesioni e maltrattamenti verso i loro dipendenti.
A firmare le contestazioni disciplinari era l’ex presidente dell’azienda mandellese, mentre l’ex capo del personale le siglava. Alla fine di quel periodo, nella primavera del 2015, il dipendente si è licenziato senza però che gli venissero pagate la tredicesima, le ferie arretrate e il Tfr, il tutto motivato da una lettera di un avvocato tramite la quale la titolare motivava che nulla gli sarebbe spettato dopo il licenziamento.