Abbiamo letto con una certa sorpresa le dichiarazioni di Cassinelli sul peduncolo di Dervio, che seppure probabilmente dettate dalla ricerca di visibilità per la sua campagna elettorale necessitano di diverse rettifiche in base all’effettivo andamento dei fatti.
La situazione è esattamente il contrario di quanto scrive lui, che “la variante in corso al PGT di Dervio mette a rischio il futuro viabilistico del territorio, rendendo inutilizzabile il peduncolo ai mezzi pesanti e forse rendendolo addirittura irrealizzabile”. I fatti dicono il contrario perché uno dei motivi per cui è stata avviata la variante al PGT è invece proprio quello di rendere finalmente realizzabile il peduncolo, oltre che recuperare a fini turistici l’ex casa cantoniera. Il tracciato del peduncolo attualmente presente nel PGT, secondo il progetto trasmesso a suo tempo al Comune, è stato infatti bocciato da ANAS a causa delle eccessive pendenze della strada in progetto inadatte al traffico pesante, e della rotonda che avrebbe comportato l’abbattimento della ex casa cantoniera, che nel frattempo è stata sottoposta a vincolo dalla Soprintendenza e da diversi Ministeri. Per tali motivi (non certo dipendenti dalla volontà comunale) nella variante in corso al PGT è stato quindi modificato il tracciato del peduncolo, inserendo quello di un successivo progetto pervenuto al Comune, seppure non ancora sviluppato in tutti i dettagli. Questo progetto, che prevede un tracciato leggermente diverso e uno sbocco sulla SP 72 appena più a nord che salvaguardi la ex casa cantoniera, è oggetto della normale procedura di valutazione a cui vengono sottoposti i progetti di questo tipo con un’importanza sovracomunale. Questa procedura non è causa di scontro tra il Comune e gli enti sovracomunali, come forse piacerebbe di poter dire a Cassinelli, ma è oggetto invece di grande collaborazione con la Regione, che ha già inserito il nuovo tracciato del peduncolo nell’ultimo aggiornamento del Piano Territoriale Regionale (PTR), e con ANAS e Provincia di Lecco, le quali si sono già incontrate per approfondire i diversi aspetti relativi alla realizzazione del peduncolo in base al nuovo tracciato previsto dal PTR. Il tutto per trovare una soluzione in pieno accordo che permetta la realizzazione di entrambe le opere: il peduncolo e la ristrutturazione della ex casa cantoniera.
È sbagliata anche la seconda affermazione di Cassinelli, perché il Consiglio Comunale non ha dato il via libera ai lavori sulla ex casa cantoniera, ma ha solo “anticipato” quanto previsto dalla variante al PGT, vincolando l’esecuzione effettiva dei lavori sulla ex casa cantoniera alla compatibilità con le previsioni prevalenti degli strumenti urbanistici sovracomunali, che tradotto in parole povere significa che la delibera di Consiglio è stata approvata (in modo tale che l’Amministrazione Comunale esaurisse gli adempimenti di sua competenza) ma avrà una sua validità solo se e quando le previsioni urbanistiche degli enti sovracomunali saranno coerenti con essa, altrimenti dovrà essere riformulata sulla base di nuove previsioni urbanistiche adottate dagli enti sovracomunali. La procedura di armonizzazione delle previsioni urbanistiche tra gli enti territoriali di diverso livello è proprio quella in corso in questo momento, e vede la leale collaborazione di tutti gli enti coinvolti.
È infatti errata, e per giunta molto grave, anche la terza affermazione di Cassinelli, quando dice che tale decisione “espone il Comune a un ricorso da parte di ANAS e cerca lo scontro con la Regione”. E’ un’affermazione tanto grave quanto priva di fondamento, in quanto Comune, Provincia, Regione e ANAS si sono ritrovati circa un mese fa proprio per definire, in forma collaborativa e secondo le rispettive competenze, un tracciato definitivo e dettagliato per il peduncolo tale da eliminare le residue criticità ancora presenti (l’eccessiva pendenza e l’interferenza con la ex casa cantoniera), ed a seguito di questo incontro, molto collaborativo, ne è già seguito un altro direttamente nella sede di ANAS, proprio per affinare la soluzione definitiva.
Tutti gli Enti interessati in questa vicenda stanno quindi collaborando in pieno accordo verso la soluzione del problema, secondo le normali procedure e le proprie competenze, e senza minimamente incrinare i cordiali rapporti tra gli enti. Immaginiamo che questo non piacerà molto a chi voleva farne un cavallo di battaglia per la propria campagna elettorale, ma l’azione del Comune di Dervio è anche in questo caso improntata alla massima collaborazione con tutti gli enti sovracomunali, che peraltro stanno rispondendo in forma altrettanto collaborativa. Ci fa specie piuttosto che sia stata fatta una sparata di questo tipo senza nemmeno verificare come stessero effettivamente le cose, o almeno consultando gli atti pubblici relativi a questa vicenda: ma questo fa parte dello stile di chi l’ha fatto, molto diverso dal nostro modo di operare.
Davide Vassena
Sindaco di Dervio
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