LECCO – Mentre a Dervio e in Valssassina uomini e ruspe sono al lavoro per restituire un minimo di normalità a un territorio sconvolto dall’alluvione di 36 ore fa in prefettura va in scena la più classica delle passerelle per la politica “che conta”.

Stampa convocata in pompa magna ad attendere il Capo dipartimento della protezione civile Angelo Borrelli accompagnato dall’assessore regionale al Territorio e Protezione civile Pietro Foroni e dal prefetto Michele Formiglio, il passaggio a favore di telecamere è frettoloso e “di mestiere”: nessun aggiornamento, nessuna spiegazione.

Se il prefetto non è in grado di confermare che la Valsassina da domattina non sarà più tagliata in due, almeno “i sistemi di alert, di emergenza di protezione civile anche questa volta sono funzionati” rassicura l’assessore di Fontana ricordando inoltre che “l’obiettivo fondamentale è quello della prevenzione”, mentre l’uomo del ministero del’Interno ha informato che si lavora per far rientrare tutti gli sfollati quanto prima.

Niente informazioni, aggiornamenti sulle situazioni ancora a rischio, parole per i cittadini o annunci di finanziamenti. Ma soprattutto nessuna spiegazione sulla mancata allerta meteo o sulla gestione della diga.

Una passerella a favore di telecamera.

 

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