LECCO – Maria Cristina Gilardoni non può stare a processo: lo ha stabilito il perito incaricato dal tribunale di Lecco, Boris Zappacosta, al termine delle sue verifiche sulla cosiddetta “nonna padrona” al centro della vicenda dei maltrattamenti e lesioni nei confronti dei dipendenti della omonima grande azienda di Mandello.

Il giudice monocratico Martina Beggio, che lo scorso giugno aveva incaricato l’esperto, ha preso atto dell’esito della perizia e dopo una breve camera di consiglio ha deciso stamattina di stralciare la posizione dell’anziana imprenditrice – già estromessa tempo fa dalla guida della società di famiglia.

Prosegue invece il processo a carico dell’ex capo del personale della Gilardoni Raggi X Roberto Redaelli oltre ad Andrea Ascani Orsini e Maria Papagianni.

Ma di certo l’esclusione dal dibattimento della storica padrona “depotenzia” cospicuamente lo spessore di questa causa, che vede quali parti offese decine di lavoratori della realtà produttiva mandellese e ha registrato testimonianze anche agghiaccianti sulle presunte vessazioni operate principalmente dalla stessa titolare nel corso degli anni. Maltrattamenti che adesso escono dalla controversia insieme all’anziana e malata Maria Cristina Gilardoni.

RedCro