MANDELLO DEL LARIO – Buon vino, ottima musica e un’organizzazione impeccabile: questi gli ingredienti per una manifestazione di successo come quella di ieri sera, sabato 25 aprile, nella frazione di Olcio, promossa dall’associazione Olciosportiva a capo del presidente Riccardo Fasoli.

olcio in cantinaTutto quanto non ci è stato strappato dalla modernità è ancora lì, in silenzio. Riposa sotto i nostri piedi – é stato il commento di Fasoli -. Ognuna di queste antiche cantine possiede una propria conformazione e una propria storia, diversa da tutte le altre. Ognuna di esse ha un’anima, è unica. Ognuna di esse è un museo. La nostra gente non vuole rimanere intrappolata nel passato. Viviamo nel presente, guardiamo al futuro, i ricordi del nostro passato sono un dono che abbiamo ereditato da tempi lontani. Queste antiche bellezze sono per tutti noi un’opportunità di integrazione dei tempi e dei modi di pensare. Proprio per questo in cantina vogliamo poter parlare di smartphone, bluetooth e wireless. Vogliamo parlare il dialetto e ridere in compagnia, vogliamo goderci in silenzio il sordo rumore dei passi e il suono lieve del nostro respiro. Le nostre cantine sono una parte di noi”.

Aolcio in cantinaperto come sempre il Torchio del Duardu, il più antico di Olcio, datato 1848. In questa cantina si é potuto assaggiare il Rostigo, unico vino prodotto in frazione. “Per la quinta edizione, che siamo riusciti a preparare nonostante la fatica e l’impegno richiesti ai proprietari delle cantine e a tutti i volontari, voglio ringraziare veramente tutte le persone che, in un modo o nell’altro, si sono date da fare per il successo della manifestazione!”

Oltre alle due cantine in più e un portico con assaggio di marmellate e vino dolce, é stata allestita una mostra fotografica presso l’asilo di Olcio sul tema Uva e Vino. “Tutto é stato preparato con la solita volontà di fare bene e di mostrare il meglio del nostro territorio, anche grazie alla partecipazione dei Firlinfeu L’Allegra Brigata e del coro misto Voci nel Tempo di Cortenova con il maestro Massimo Gilardoni“.

Cristina Denti