Il Sindaco di Lierna, con le sue ultime dichiarazioni alla stampa, sta tentando di far diventare “la brutta storia” della Piazza IV Novembre una questione politica. Per quanto ci riguarda, lui è il primo cittadino di un paese, salito in Comune come rappresentante della lista civica “Noi per Lierna” e non ha alcuna importanza per il Comitato che nel logo della sua lista ci sia il simbolo di un partito.
Giusto per rimettere al loro posto tutte le cose, il Comitato è nato spontaneamente davanti al cartello di inizio lavori esposto in piazza IV Novembre. Questo pochissimi giorni prima dell’inizio attività di “Rifacimento”. È in questo modo che abbiamo appreso ciò che stava succedendo e approfondendo le informazioni ci siamo indignati scoprendo che era previsto l’abbattimento di tutti gli alberi.
Riteniamo assolutamente gravissime le affermazioni del Sindaco che asserisce che “il Comitato è stato creato ad arte come protesta pseudo ecologista con chiara matrice politica”.
Niente di più falso.
Il signor Stefanoni deve spiegare su che basi ha rilasciato affermazioni così diffamatorie nei confronti del Comitato.
Ripetiamo per l’ennesima volta che il nostro Comitato è assolutamente apolitico e comprende cittadini che si sono preoccupati, fin dall’inizio, dello stato di salute degli alberi e si sono attivati affinché questi alberi sani e ben radicati, non venissero abbattuti, indipendentemente dai partiti, a 360 gradi, per cui simpatizzano.
Altra cosa rilevante, da non mettere per alcun motivo in secondo piano è l’aspetto storico ed architettonico, visto che la Piazza è stata progettata e fatta costruire con determinate caratteristiche da Giannino Castiglioni, l’unico cittadino Liernese di cui il paese si può vantare, in quanto famoso in tutto il mondo per le sue opere. L’intero borgo (piazza, fontana, discesa a lago e edifici circostanti) era stato progettato da lui.
Pochissimi cittadini sapevano che la piazza sarebbe stata riqualificata da lì a poco (in realtà totalmente rifatta), ed ancor meno che sarebbero stati tagliati tutti gli alberi che la caratterizzavano.
Preso atto della cosa ed ascoltati i pareri e le lamentele delle persone che allibite guardavano il cartello, si è deciso di dar voce a chi non aveva voce per difendersi, e cioè, a tutte quelle piante che per quasi un secolo avevano donato ombra ed ora erano ignare del destino che le aspettava.
A tempo zero abbiamo fatto partire una petizione per una raccolta firme e contemporaneamente si è tentato di ottenere un incontro pubblico con il Sindaco affinchè spiegasse nel dettaglio il progetto di “riqualificazione” di Piazza IV Novembre. Tale incontro ci è stato negato.
In realtà un giorno casualmente abbiamo trovato il Sindaco in piazza e ci siamo permessi di chiedere verbalmente di fissare una data per avere spiegazioni sul progetto. Tale richiesta ha avuto per risposta un rifiuto assoluto e definitivo.
Nostro desiderio era semplicemente che il Sindaco informasse la cittadinanza di ciò che sarebbe stato fatto, per avere un democratico confronto, e nel caso in cui si fossero sollevate criticità condivisibili, avere la possibilità di valutare un nuovo progetto: più sostenibile, meno invasivo, meno penalizzante per gli alberi che decoravano la piazza e meno costoso (abbiamo visto che il costo del Progetto Esecutivo Pubblicato sul Sito del Comune di Lierna a Novembre 2018, ammonta a euro 464.900).
Non si è potuto fare niente perché la fretta di agire era tanta, non c’era più tempo.
Alle nostre domande le risposte sono arrivate sui giornali a suon di menzogne: “gli alberi erano ammalorati e instabili”. In realtà non esiste prova ufficiale di tale stato, al contrario abbiamo la certezza che quanto dichiarato non fosse vero, infatti il famoso agronomo paesaggista Giorgio Buizza, essendo presente il giorno in cui le piante sono state tagliate, ha scritto un articolo datato 4 ottobre 2019, in cui dichiara che “gli alberi sono sani, forti, robusti, ricchi di storia (centenaria) e in grado di restare ancora per lungo tempo al loro posto”.
Anche l’approvazione di Legambiente, tanto decantata dal Sindaco, è stata smentita ufficialmente sui giornali dallo stesso presidente del Lario Orientale, articolo avente come titolo: “Piano mai condiviso”.
No caro Sindaco, Lei è il primo cittadino di un paese e non può fare ciò che vuole perché rappresenta tutti e quindi ha il dovere di ascoltare e di condividere i progetti importanti, nel bene e nel male, soprattutto quando si usano i soldi dei cittadini. Qualora adesso le cose andassero storte, non ci provi a scaricare la colpa su gli “pseudo ecologisti” (come ci ha definiti) che hanno cercato di preservare i valori storici ed ambientali della Piazza IV Novembre, ma su chi questo scempio lo ha causato.
Il Comitato
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