BELLANO – Sdegno e stupore all’ospedale Umberto I di Bellano. Nei giorni scorsi, un animatore che gratuitamente contribuiva a far trascorrere serate liete tramite karaoke, giochi e qualche sketch di cabaret, ha deciso che non potrà più allietare i degenti perché la “Siae glielo avrebbe vietato”.
“Non si può più nemmeno fare carità cristiana – commenta il giovane volontario – perché altrimenti si rischierebbe di incorrere in sanzioni pecuniarie salate da parte dello Stato e dei suoi esattori”.
Molto delusi i degenti, che sperano vivamente che il Comune possa intervenire e garantire il dovuto rispetto nei confronti di chi, volontariamente, si prende cura degli altri a titolo completamente gratuito.
M. P.