DERVIO – Ha dell’incredibile la vicenda avvenuta in queste ore a Dervio dove una pattuglia della Polizia Locale dell’Alto Lario ha rintracciato un “pirata della strada”, scoprendo che si trattava di un soggetto positivo al Coronavirus.

Per l’uomo (un bellanese residente a Dervio) la denuncia, con pesante sanzione; purtroppo però le conseguenze le devono pagare anche due agenti della Locale colichese e uno derviese, ora posti in obbligatoria quarantena.

I fatti: nella mattinata di giovedì gli agenti del corpo di Polizia Locale Associata Alto Lario sono stati chiamati a rilevare un sinistro accaduto a Dervio, sulla SP72, dove una ciclista era stata travolta da un’auto “che non si fermava a prestare soccorso e si dava alla fuga”. Con il senno di poi, per la ciclista e per i passanti fermatisi a soccorrerla, è stata una fortuna che l’investitore non si sia fermato poiché la vicenda ha dell’incredibile.

Intervenuti sul posto gli agenti della Locale, “assicuratisi delle condizioni di salute della ciclista, le cui ferite riportate sono state giudicate guaribili in 15 giorni, hanno avviato immediatamente le indagini per risalire all’autore dell’investimento fuggito”. Acquisite informazioni dai testimoni e incrociando le immagini della videosorveglianza, dopo aver fatto innumerevoli tentativi di combinazione della targa parziale rilevata dai presenti, è stato individuato oltre ogni ragionevole dubbio l’auto ricercata; 3 agenti (due di Colico e uno di Dervio), si sono recati nell’abitazione della proprietaria, trovando l’auto con i danni e le tracce di sangue relative al sinistro.

Nei concitati momento successivi, “entravano in contatto con la proprietaria del veicolo e il marito conducente, responsabile dell’investimento e dell’omissione di soccorso, due 60enni residenti a Dervio; i due uscivano dalla loro abitazione e venivano rimproverati più volte dagli agenti poiché non indossavano correttamente le mascherine, in più occasioni non si coprivano il viso e si avvicinavano pericolosamente agli operatori venendone quasi in contatto….”.

L ‘analisi dello stato del veicolo, dei documenti di guida e la verbalizzazione degli atti relativi ha costretto a soffermarsi con i soggetti per circa un’ora, per poi congedarsi per effettuare ulteriori accertamenti prospettando comunque una denuncia a piede libero per lesioni, fuga e omissione di soccorso all’uomo e per favoreggiamento alla moglie; inoltre ritirata la patente all’indagato.

Quello che emerge dalle verifiche svolte a mezzo banca dati, annota la sindaca di colico Monica Gilardi, “lascia sconvolti, è emerso infatti che i due soggetti erano sottoposti all’isolamento e alla sorveglianza domiciliare poiché almeno uno risultato positivo al Coronavirus“.

Appreso il fatto, il comandante del Corpo Edoardo Di Cesare ha esentato dal servizio i tre agenti coinvolti, disponendo il loro isolamento presso il domicilio, decisione confermata dall’ATS che informata ha messo dunque in quarantena i 3 agenti e implementata la sorveglianza sanitaria sui due soggetti positivi Covid.

Alla luce di questo, il Comando ha avvisato l’autorità giudiziaria per i reati che verranno ritenuti ipotizzabili, fra i quali potrebbero esservi l’epidemia colposa e l‘interruzione di pubblico servizio, considerato che metà dell’organico della Polizia Locale è stato costretto a lasciare il servizio. I due soggetti “hanno dimostrato particolare dispregio per il rispetto delle leggi e la salute pubblica, poiché oltre ad essersi allontanati dall’abitazione non hanno avvisato gli agenti della loro situazione”.

L’unica consolazione – conclude la prima cittadina di Colico – è che il Corpo di Polizia Locale ha dimostrato la capacità di poter identificare i soggetti e assicurarli alla giustizia in brevissimo tempo evitando ulteriori contagi alla popolazione.

RedCro