PERLEDO – Il sindaco di Perledo Ferdinando De Giambattista interviene a qualche giorno di distanza dal burrascoso consiglio comunale di venerdì scorso, che ha sancito la clamorosa spaccatura all’interno della sua maggioranza in municipio.

Il tempo (lungo) di valutare l’accaduto e poi giù una lunga replica affidata al nuovo comunicatore del primo cittadino: “È doveroso far presente che la narrazione dei fatti dei consiglieri Gumina e Signorelli in merito al consiglio comunale dello scorso venerdì è palesemente pretestuosa, per raccontare una versione non corrispondente alla realtà di quanto è successo e assolutamente incompleta“. 

Il gruppo consigliare di Perledo Guarda Avanti, a cui appartengono i consiglieri prima citati – attacca il sindaco -, ha inviato al sindaco una bozza di accordo politico di loro convenienza, al quale chiedevano che lo stesso sindaco rispondesse esplicitamente in consiglio comunale, proponendo come contropartita, in caso di accettazione della loro proposta, il ritiro degli oltre 50 emendamenti al bilancio più altre interrogazioni, come se gli emendamenti e le interrogazioni fossero merce di scambio per le convenienze politiche di parte e non strumenti per il buon governo dell’amministrazione. Il sindaco, correttamente, nelle sue comunicazioni ha dato ampia risposta e molto esplicita alla proposta avanzata dai quattro consiglieri, ma tutti costoro aveva già abbandonato l’aula del consiglio comunale prima del termine della seduta“.

E ancora: “Siccome i due consiglieri Gumina e Signorelli non si sono nemmeno degnati di ascoltare la risposta del sindaco alla proposta politica che avevano anch’essi sottoscritto e che, senza nessuna ragione, chiedeva l’interruzione anticipata del mandato amministrativo con le dimissioni del Sindaco, è perlomeno curioso, ma non solo, che diffondano informazioni errate, incomplete e pretestuose,senza aver ascoltato prima quanto il sindaco aveva loro risposto. Come possono essere oggettive le loro considerazioni? Potremmo dire: se la cantano e se la contano“.

Allora – aggiunge De Giambattista – è opportuno che i due consiglieri citati leggano prima, con attenzione, quanto il sindaco ha risposto loro in consiglio comunale, e nello stesso tempo occorre ricordare agli stessi che, pur nella dialettica politica animata nella quale si stanno impegnando, è un atto di doveroso galateo istituzionale, di rispetto delle istituzioni e anche di buona educazione, trattenersi in consiglio comunale per ascoltare la risposta del Sindaco alle istanze che uno presenta e di cui si chiede risposta immediata ed esplicita. Il sindaco ha risposto, ma i quattro consiglieri che si aspettavano la risposta non c’erano più. In ogni caso, la risposta del sindaco alla proposta dei quattro consiglieri, ha voluto rimarcare dapprima il rispetto delle regole istituzionali e poi semmai delle convenienze politiche di parte, ricordando che il sindaco è innanzitutto una figura istituzionale, sindaco di tutti, sia di quelli che l’hanno votato sia di quello che non l’hanno votato, e che il rinnovo dei mandati amministrativi è fissato dalla nostra Costituzione e non dalle convenienze di una parte politica, e ciò a garanzia e per rispetto dei nostri concittadini e delle nostre istituzioni“.

In conclusione “per chi vuole saperne di più legga la comunicazione del sindaco negli atti del consiglio comunale“.

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