Pare che gli italiani siano un popolo di protestati. Secondo le ultime analisi condotte nella penisola, infatti, è emerso che ci sono circa 12 milioni di cittadini iscritti nell’elenco ufficiale dei protesti della Camera di Commercio. In certi casi basta anche una minima distrazione o un piccolo errore per entrare in questa lista nera, come nel caso di una cambiale non pagata o di un assegno scoperto. Le conseguenze di ciò possono diventare disastrose, soprattutto per i piccoli commercianti e imprenditori. Il motivo è semplice da capire: essendo l’elenco consultabile da tutti, il proprio nome diviene di pubblico dominio e la propria condotta può essere giudicata come inaffidabile in materia di affari. La lista è quindi uno strumento utile per chi vuole evitare di avere a che fare con aziende o persone fisiche a rischio insolvenza.
Quando si diventa protestati
Si entra nella lista dei protesti quando non si riesce a far fronte al pagamento di una cambiale, o ad esempio quando si emette un assegno privo di copertura sul conto corrente. Ad ogni modo, entrare in questo elenco non è poi così semplice come si potrebbe credere: la banca, prima di protestare il cliente, invia infatti una comunicazione e gli dà la possibilità di rientrare con la copertura. Dopo l’ultimatum, se la situazione persiste, allora si viene protestati. Cosa succede quando si entra nella lista dei protesti? È ovvio che bisogna far fronte ad una serie di conseguenze negative. Ci sono infatti delle sanzioni, ed è un titolo che consente al creditore di rivalersi immediatamente sul debitore. Per fare un esempio pratico, la multa per un assegno scoperto può andare da un minimo di 516 euro fino ad un massimo che arriva oltre i 3 mila euro.
Richiedere una visura protesti
È chiaro che, nella maggior parte dei casi, l’iscrizione nell’elenco dei protesti comunica l’inaffidabilità di una certa persona fisica o di un’azienda. Ci sono anche degli errori o dei casi limite, ma spesso questa lista è un prezioso indicatore quando si fanno affari o quando si cercano partner o soci. Per fortuna oggi è possibile richiedere, sia per le aziende che per le persone fisiche e gli esponenti aziendali, la visura protesti rivolgendosi anche a comodi servizi online come iCRIBIS che integrano questo documento nei diversi report a disposizione dei clienti. Nello specifico, quali sono le informazioni riportate in questa particolare visura? Ad esempio i dati personali, insieme alle motivazioni che hanno spinto all’inserimento nella lista dei protestati. In questo modo le persone interessate possono accedere all’elenco per verificare se quella persona figura nella lista e per quale motivo è stata inserita al suo interno. In sintesi, si tratta di uno strumento molto utile al fine di proteggere i propri interessi.