COLICO – Per il settore giovanile, la società calcistica ColicoDerviese è riuscita a strappare alla Sampdoria Beppe Butti, tre campionati di serie A nelle fila del Como nella seconda metà degli anni Ottanta.
E poi una solida esperienza di allenatore, della prima squadra a Lecco, ma soprattutto nel settore giovanile prima a lungo nell’Atalanta e negli ultimi anni appunto a Genova, sponda blucerchiata.
A Colico una figura come la sua serve: “Sul territorio i nostri ragazzi prendono spesso la via di Lecco e Olginate per perfezionare il loro gioco, abbiamo pensato di presentare loro una realtà vicina che comunque offrisse buon calcio per quelle classi di età”, spiega Ernesto Maglia il dirigente della ColicoDerviese che materialmente si è mosso per portarsi a casa Butti. Sta parlando delle leve tra il 2012 e il 2002, insomma dagli 8-9 anni in su. “Alcuni sono davvero piccoli, per iniziare con trasferte del genere”, commenta.
Per la sua posizione la società può essere di riferimento a un bacino molto vasto che va dall’Alto Lago, alla zona nord lecchese, la Valchiavenna e la Valtellina, soprattutto ora che il Sondrio calcio sembra aver alleggerito il proprio impegno nelle giovanili, avendo iscritto al prossimo campionato una sola squadra, almeno finora.
“Sulle prime abbiamo cercato la collaborazione con le grandi squadre di Serie A vicine, ma visto l’investimento finanziario richiestoci abbiamo deciso di trovare in autonomia la figura giusta per elevare le qualità tecniche dei nostri giovani calciatori” – prosegue Maglia.
“È una decisione presa da tutto il direttivo, che voleva la qualità. Butti sa perfezionare il gesto tecnico del singolo, ci riferiamo in particolare al ragazzino tra i 9 e i 13 anni. Prima i bambini devono soprattutto divertirsi, da quella età lì invece si può iniziare il perfezionamento”. Inoltre, al professionista è stato affidato tutto il settore giovanile: preparerà e coordinerà gli istruttori e gli allenatori.
N. A.