DERVIO – La modernità, probabilmente il troppo benessere, che a volte rende egoisti e ci allontana dal mostrare che occorre dare prima di ricevere, forse ha ridotto la devozione ad un Santo al quale vengono ancora tributati grandi onori e vicinanza di popolo, al Sud Italia e al Nord Italia in maniera diversa. Questa grande gratitudine nasce per il suo ruolo di protettore contro le pestilenze che imperversavano nelle nostre comunità dal 1300 in poi e che hanno mietuto milioni di vite umane in tutta Europa. Nonostante l’emergenza sanitaria legata al Covid-19, la missione di promozione del culto a San Rocco, considerato il Virologo di Dio, continua a varcare i confini di tante regioni e comunità d’Italia, molti fedeli si affidano al Santo affinché questa emergenza finisca completamente e si torni a sorridere, ad essere vicini.
Fratel Costantino, fondatore dell’Associazione Europea Amici di San Rocco, che conta 75 gruppi di Amici di San Rocco e 12 in Europa, e persino un Museo Iconografico di San Rocco, in questi giorni è in visita in alcune località del nord Italia, tra Lombardia e Piemonte, dove c’è una forte presenza del culto al Santo pellegrino di Montpellier e potrebbero nascere progetti spirituali, culturali e sociali nel nome di San Rocco.
Nella sede operativa di Dervio, il presidente Rossana Lanati dell’Associazione LIFE che ha sede anche a Palazzo Pignano (Cr) e che promuove attività benefiche, culturali, didattiche e formative, collabora per iniziative/progetti a livello comunale, regionale e governativo, in Italia e all’estero, commenta “Ho accolto positivamente l’idea di un percorso dedicato a San Rocco che coinvolgerà i comuni che sono più legati al Santo. Mi adopererò personalmente per aiutare fratel Costantino, perché oltre alla spiritualità e alla religiosità, occorre mantenere viva una parte così importante della nostra tradizione e cultura”.
Chi è fratel Costantino? È la voce di San Rocco, una voce forte che vuole scuotere gli uomini e farli agire per aiutare il prossimo mostrando la carità, che oggi si può chiamare solidarietà, caratteristica principale dell’umanità intera. In questi giorni ha visitato le comunità di Dervio, Colico, Perledo, Dorio, Gattinara, Miasino e tante altre in Lombardia e Piemonte, accolto con calore da sindaci, parroci e associazioni locali, ai quali ha proposto un itinerario spirituale per far conoscere in maniera degna ed evangelica la figura del Santo e un concorso di pittura dedicato alla vita del Pellegrino di Montpellier.
“Ho incontrato con estremo piacere fratel Costantino e ho apprezzato il suo forte entusiasmo per la sua missione al servizio di San Rocco” ha detto il sindaco di Dervio Stefano Cassinelli e il sindaco Monica Gilardi lo ha accompagnato a visitare la Chiesa di San Rocco a Colico: “È stato un momento molto interessante, si è parlato di storia, cultura e devozione per il Santo, ammirato gli affreschi della chiesa e lo splendido panorama del nostro Lago”.
“È uno dei Santi più venerati al mondo – spiega fratel Costantino con il grande fervore che lo contraddistingue – basti pensare che solo in Italia vi sono oltre 3000 chiese a lui dedicate ed è Patrono e Compatrono in 4500 comuni, su 7903 esistenti. Il suo esempio spinga anche noi, suoi amici e devoti, a riscoprire l’identità cristiana, a sanare come San Rocco le tante ferite e infermità di un’umanità piagata nello spirito e nella fede” e lancia un messaggio finale: “Fratelli, vogliamo e dobbiamo aiutarci, per non guardare cinici e impassibili l’umanità e il mondo che ci circonda. Scacciamo le nostre paure e facciamoci sentire”.