LECCO – Si va verso la conclusione del maxi-processo per mobbing alla Gilardoni Raggi X di Mandello del Lario. La data da segnare in rosso sul calendario è quella del 2 dicembre, giorno in cui verrà pronunciata la sentenza.
L’imputato principale resta Roberto Redaelli, ex braccio destro della padrona Maria Cristina Gilardoni, uscita dalle accuse in quanto incapace di intendere e di volere. Redaelli, che svolgeva il ruolo di direttore del personale, dovrà rispondere del reato di vessazioni e lesioni, per cui sono stati chiesti tre anni e mezzo di condanna e un risarcimento intorno ai 20mila euro per ogni dipendente maltrattato.
Hanno chiesto l’assoluzione invece i legali di Andrea Ascani Orsini e Maria Papagianni, rispettivamente socio di minoranza e medico del lavoro. Secondo la difesa, i due non avrebbero preso parte ai fatti, non avendo alcuna responsabilità nella gestione dell’azienda.