ESINO LARIO – Lo scorso 7 maggio era stata avviata una petizione popolare per evitare un nuovo arrivo di rifugiati ad Esino Lario, poi conclusasi ieri, martedì 12.

“Le firme raccolte sono state 400, pari a circa all’80% dei 500 residenti aventi diritto di voto – é il commento del gruppo promotore -. Ieri la petizione è stata consegnata nelle mani del Prefetto Vicario della Provincia di Lecco, dottor Gennaro Terrusi presso gli uffici della Prefettura. Durante la riunione sono state esposte le motivazioni alla base dell’iniziativa e le attese che la popolazione nutre nei confronti di essa. Il Prefetto, mostratosi disponibile e sensibile alle questioni poste in essere, ha manifestato apprezzamento per i toni ed i contenuti espressi e ha assicurato, inoltre, che la sottoscrizione sarebbe stata fatta giungere sul tavolo del Ministro degli Interni. Ha garantito che saranno sicuramente tenute in conto le oggettive osservazioni della cittadinanza di Esino Lario, che nell’immediato nuovi arrivi non sono all’ordine del giorno, ma tuttavia non ha potuto escludere che in futuro ciò non possa accadere, vista la continua emergenza mondiale che si sta vivendo. Le procedure illustrate, per il collocamento dei rifugiati, sono estremamente chiare e dipendono esclusivamente da idoneità e disponibilità date dalle strutture atte al loro ricevimento ed accoglienza. L’idoneità deve essere accertata rispetto al duplice requisito, sia oggettivo dell’immobile, che in merito al responsabile della struttura e/o dell’organizzazione che gestisce il processo di inserimento degli ospiti. La logica della distribuzione sulla base di un criterio legato alla popolazione non è contemplata negli indirizzi dati dal governo centrale alle istituzioni periferiche. Il reperimento delle strutture di accoglienza dei migranti può avvenire attraverso il bando recentemente istituito dalla Prefettura, ovvero ricorrendo a procedure al di fuori di esso.

E’ emerso che un centro, nel nostro Comune, ha preso ufficialmente contatti con la Prefettura, manifestando la volontà di ospitare nuovi rifugiati. Non sono state fatte valutazioni in senso formale, circa la rispondenza a tutti i requisiti necessari, tuttavia ad una prima analisi questi, sembrano non sussistere. Il dato più significativo che è emerso dall’incontro, e che deve far riflettere tutti, è che su ben 88 comuni della provincia, sono solamente 12 quelli che danno accoglienza ai migranti con 14 centri convenzionati. Sono tutti solidali in casa degli altri, ma a casa propria nessuno vuole avere il problema.

L’Autorità ha sottolineato che la risposta maggiore in termini di solidarietà è stata riscontrata nei comuni più periferici e montani, come il nostro. Nel rappresentare le istanze della popolazione, in qualità di delegati, è stato riferito il malcontento diffuso che risiede nella cittadinanza, circa l’ipotesi di nuovi arrivi.  Non è stata data garanzia che in tal caso gli esinesi non rappresentino il proprio palese dissenso nelle forme e modi più opportuni. Il nostro gruppo è stato riconosciuto come interlocutore autorevole anche nel futuro, con il quale rapportarsi per la gestione delle emergenze migranti sul nostro territorio.

Dando atto della grande sensibilità e tempestività dimostrata dal dottor Gennaro Terrusi, nell’accoglierci con estrema cordialità e franchezza, rimaniamo altresì in attesa che anche le altre istituzioni interpellate colgano l’occasione ed esprimano il loro sostegno alla nostra richiesta”.

C. D.