BELLANO – Incontra la sua vittima in un negozio, stringe amicizia e si offre per consegnarle la spesa a domicilio. Le intenzioni di G.B., cinquantenne residente a Bellano, tuttavia, erano tutt’altro che buone. Dopo essere riuscita ad entrare in possesso del bancomat e del codice pin, ha effettuato prelievi per 300 euro dal conto della signora – che ha diversi problemi fisici.
Arrestata, G. B. è finita a processo davanti al giudice Martina Beggio.
Per l’imputata il PM Pietro Bassi aveva chiesto un anno e due mesi, mentre il suo avvocato l’assoluzione per mancanza di prove. Alla fine è stata condannata a una pena ben più severa di quella richiesta: due anni e sei mesi di carcere.
Non è escluso il ricorso in Appello da parte della difesa della cinquantenne.
RedGiu