CHIAVENNA – La giovane della Valchiavenna interrogata dai Carabinieri ha negato ogni addebito, escludendo di avere fornito le sostanze che hanno ucciso due ragazzi quasi coetanei a Colico lo scorso 26 aprile. Nel tragico festino a base di metadone e alcol persero la vita Riccardo Micheli, 18enne di Piantedo e Daniel Ghedin, 19 anni di Sorico.
L’interrogata, una ventenne che risiede in zona, si è presentata alla caserma dei carabinieri di Chiavenna e assistita dall’avvocato Marcello Perillo di Lecco ha respinto le accuse formulate nei suoi confronti dalla procura lecchese in seguito agli accertamenti degli inquirenti e al risultato dell’autopsia e degli esami tossicologici disposti dal magistrato incaricato dell’inchiesta, Paolo Del Grosso.
L’indagine ha preso le mosse dalla festa nella casa di Colico dove abitavano i due giovani; erano presenti quella sera due ragazze di 17 e 20 anni, entrambe della provincia di Sondrio, che dichiararono ai carabinieri della Compagnia di Lecco come i loro amici si fossero addormentati – senza più svegliarsi.
L’inchiesta è destinata a concludersi entro la fine dell’anno in corso; successivamente gli atti verranno trasmessi dalla Procura al Giudice dell’Udienza Preliminare del tribunale di Lecco per la fissazione della prima udienza.
RedGiu
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