COLICO – In seguito alla “Petizione Sos Medici di Base” lanciata dal Partito Democratico, anche il Circolo PD di Colico ha deciso di organizzare un gazebo informativo e di raccolta firme sabato 9 aprile alle 9:30 in Piazza Garibaldi a Colico. “Ciò perché siamo fortemente consapevoli e altrettanto preoccupati sulla questione della sanità lombarda, infatti, mezzo milione di Lombardi rischia di rimanere senza medici di base e pediatri, con quindi una grave carenza di medicina territoriale. Con questa raccolta firme le/i colichesi potranno partecipare al cambiamento chiedendo alla Regione di garantire più medici, pediatri e medicina del territorio”.

“20 anni di Lega in Regione hanno portato al disastro della sanità territoriale. Centinaia di Comuni e territori lombardi sono affetti da una grave carenza di medici di base e di pediatri di libera scelta, con estremo disagio di tutta la cittadinanza ed in particolare delle fasce più fragili. Tra il 2020 e il 2021 la pandemia ha evidenziato in modo ancora più evidente le carenze profonde in relazione all’efficienza organizzativa e alle risorse dedicate nella nostra Regione alla medicina territoriale”.

Diverse le richieste del gruppo, prime fra tutte “la rilevazione dei bisogni dei cittadini, per determinare l’assegnazione dei medici in base alle reali necessità dei Comuni, quartieri e territori lombardi e la semplificazione della procedura di “scelta e revoca” del Medico di Base attivando convenzioni con le farmacie degli uffici postali”.

Oltre a questi, altri argomenti di discussione saranno: “riduzione degli adempimenti burocratico-amministrativi a carico dei medici di base e di pediatri di libera scelta; sostituzione programmata dei medici fatta con largo anticipo, così da non lasciare scoperti centinaia di Comuni, quartieri e territori lombardi; aumento delle borse di studio per la formazione dei medici di base proseguendo con una disponibilità che non sia inferiore a quanto attualmente previsto a livello nazionale di 832 unità per la regione Lombardia e indirizzandosi verso l’equiparazione economica alle borse di specializzazione ospedaliera; incentivi ad esercitare negli ambiti carenti e nei territori più complessi mettendo a disposizione dei Medici spazi pubblici inutilizzati e prevedendo bonus finalizzati all’assunzione di personale infermieristico e di segreteria; in situazioni di grave emergenza, i medici di base mancanti devono poter essere sostituiti in tutto e per tutto da altri professionisti che, pur non avendo la specializzazione, hanno però maturato una significativa esperienza (ad esempio in ospedale o con le USCA)”.