BELLANO – In occasione della Giornata Nazionale degli Alberi, programmata per oggi il 21 novembre, Legambiente ha organizzato la Festa dell’Albero.
Venerdì dopo la mensa, le bambine e i bambini di due prime classi elementari sono partiti dalla scuola di Bellano e hanno raggiunto a piedi Oro dove, con l’aiuto delle maestre e dei volontari del circolo Lario Sponda Orientale, hanno messo a dimora arbusti da bacca e da frutto: viburno, corniolo, sanguinella, prugnolo, pesco della vigna, alloro, melo selvatico. Dopo aver ascoltato attentamente le spiegazioni, hanno lavorato di gran lena con mani e palette superando qualche difficoltà nell’infilare le cinque dita nei guanti da lavoro. “Bello vederli accovacciati in gruppetti accanto alle buche, portare l’acqua, e alla fine esprimere la gioia correndo tutti insieme nel prato, liberi. Torneranno a primavera per far visita agli alberelli che avranno messo, speriamo, foglie e fiori”. Sabato i volontari di Legambiente si sono dedicati alla cura degli alberi messi a dimora negli anni passati: i carpini nel parcheggio della stazione che, vero esempio di resilienza, lentamente crescono su un terreno povero e ritornano dritti dopo essere stati calpestati da un camper, le querce a Bonzeno che contendono lo spazio vitale alle auto parcheggiate e gli arbusti che in via della Binda, pedonale, si sviluppano con agio.
Laura Conti, divulgatrice scientifica, scriveva che gli alberi potrebbero vivere benissimo senza di noi, mentre noi non possiamo fare a meno di loro per respirare e per alimentarci. Il botanico Stefano Mancuso sostiene che servono 1000 miliardi di alberi per assorbire l’anidride carbonica in eccesso, a noi italiani ne spetterebbero due miliardi.
“Diamoci da fare allora e rispettiamo gli alberi – annotano a Legambiente -. Come abbiamo scritto nei cartelli appesi vicino ad ogni carpino sulla staccionata dell’ex scalo ferroviario”.