BELLANO – Sul tema dell’ospedale di comunità un ordine del giorno di Progetto Comune in vista del consiglio comunale di domani, giovedì 4 novembre. Con il documento il capogruppo Andrea Nogara chiede all’amministrazione del sindaco Rusconi di essere parte attiva nella riforma epocale della sanità lombarda sollecitando la centralità del presidio ospedaliero Umberto I.
Riformare la sanità lombarda è un passaggio fondamentale per programmare il futuro della Lombardia e per garantire ai cittadini migliori ed efficienti servizi. I drammatici mesi conseguenti l’inizio della pandemia da Covid19 hanno platealmente mostrato tutte le fragilità di un Sistema Sanitario Regionale basato sulla centralizzazione in grandi ospedali ma totalmente assente nei territori. Il paradosso infatti vede la Lombardia ai vertici delle classifiche nazionali e non per l’efficienza del sistema ospedaliero in termini di programmazione di interventi, alte e complesse specialità ma agli ultimi posti nel sistema di emergenza-urgenza, di quotidianità ospedaliera e di medicina territoriale.
Riformare la sanità significa anticipare i tempi, decidere quali investimenti prevedere e come riorganizzare le risorse impegnate in questo settore che assorbe gran parte del bilancio regionale ed è in assoluto il più complesso. L’opportunità storica della revisione, dopo la bocciatura dell’AGENAS, del Sistema Sanitario lombardo grazie ai numerosi investimenti connessi al Piano Nazionale di Recupero e Resilienza, permette a noi oggi di poter finalmente invertire una situazione drammatica, in particolare nel nostro territorio, che da troppo tempo si protrae con enormi disservizi verso la cittadinanza.
I passaggi da prevedere per modificare un sistema che coinvolge la vita di ogni singolo cittadino, dai paesi alle valli, dai neonati agli anziani, non possono essere fatti basandosi esclusivamente sulle impressioni di chi, temporaneamente, amministra la Regione. L’ascolto e il coinvolgimento dei territori è elemento costitutivo imprescindibile di una Riforma epocale.
Bellano è protagonista con la struttura del Presidio Ospedaliero di Riabilitazione Umberto I, storico Ospedale, riferimento del nostro comune e del lago.
La centralità di Bellano, crocevia tra Alto Lago e numerose valli; le caratteristiche della popolazione residente, che fanno del nostro comune uno di quelli anagraficamente più anziano della Provincia; il notevole afflusso turistico, sempre più in crescita, a Bellano e non solo; gli investimenti effettuati negli anni sullo stabile dell’Umberto I con l’utilizzo di numerosi fondi pubblici; la storia del nostro nosocomio, voluto dai bellanesi e da esso finanziato; tutti questi elementi non possono oggi non trovare considerazione, non devono essere messi in discussione a favore di progetti alternativi che non prevedano il rilancio del Presidio Ospedaliero bellanese con la conseguente trasformazione, prevista dalla Riforma in discussione, in Ospedale di Comunità per il distretto di Bellano.
È necessario che il Comune di Bellano faccia pubblicamente sentire il proprio peso, per ascoltare l’esigenza proveniente da tutti gli ambienti della sanità e soprattutto dalla cittadinanza. A fronte di numerose proposte alternative, pervenute anche da consigli comunali di paesi del bacino, Bellano deve insistere per superare le cronicità evidenziate e trattare con le comunità confinanti per una posizione univoca che porti al territorio nuovi servizi a beneficio di tutti.
Nessuno può e deve intestarsi questa battaglia, dobbiamo combatterla insieme, come rappresentanti eletti della cittadinanza, per vincere tutti, nessuno escluso, come territorio.
Tutto ciò premesso,
Il consiglio comunale di Bellano impegna la Giunta comunale
1. Ad essere interlocutore attivo con Regione Lombardia, ATS, ASST perché il Presidio di Bellano riacquisti centralità come Ospedale di Comunità nella nuova riforma in discussione.
2. A confrontarsi con le realtà comunali del territorio per discutere una posizione comune che valorizzi le strutture già presenti e ne implementi il ruolo.
3. A istituire un tavolo tecnico, con il coinvolgimento delle Opposizioni, in merito alle opportunità di sviluppo connesse alla Riforma dando sempre tempestivo aggiornamento al Consiglio.