L’idea di questa rubrica di psicologia nasce dal desiderio di far conoscere sempre di più la professione di psicologo e le principali tematiche connesse al nostro lavoro. La psicologia è un ramo della scienza medica ancor poco conosciuto rispetto alla medicina.
Gli ambiti di applicazione della psicologia sono davvero tanti, così come le tematiche connesse. Il mio obiettivo in questa rubrica vuole essere quello di condividere con voi alcune di queste tematiche, trattando temi generali della psicologia, così come anche alcuni legati a situazioni di attualità o di progresso scientifico. Per chi volesse, inoltre, proporre una tematica che gli interessa particolarmente, qui sotto lascio a disposizione la mia mail, dove potete inviarmi suggerimenti o commenti.
Contestualmente mi piacerebbe che i miei interventi potessero fungere da prevenzione, suggerendo magari alcune buone pratiche che è bene conoscere. Tra le varie attività che competono allo psicologo (che approfondiremo successivamente) c’è infatti la prevenzione, aspetto a cui tengo in modo particolare poiché ci consente di imparare e mettere in pratica nella nostra vita quotidiana dei comportamenti sani che ci preservano dall’insorgere di patologie, sia mediche che psicologiche.
Prima di iniziare però trovo doveroso presentarmi e parlarvi un po’ di me: sono Elisa Tagliaferri e sono una psicologa clinica.
Ho studiato e mi sono laureata presso l’Università degli Studi di Bergamo, prima conseguendo la Laurea Triennale in Scienze e Tecniche Psicologiche e poi la Laurea Magistrale in Psicologia Clinica.
Dopo un anno di tirocinio post-lauream presso l’ASST di Lecco, ho sostenuto e superato l’Esame di Stato per Psicologi che, insieme all’iscrizione all’Ordine degli Psicologi, abilita alla professione. Sono quindi iscritta all’Ordine degli Psicologi della Lombardia (OPL), con il numero di iscrizione all’Albo 22232.
La mia tesi di laurea magistrale, dal titolo “Valutazione psicologica in pazienti cardiologici sottoposti a riabilitazione: uno studio pilota” si è articolata attorno al lavoro che ho svolto presso il reparto di Cardiologia Riabilitativa dell’Ospedale Manzoni di Lecco (ASST Lecco), dove ho potuto appunto condurre uno studio finalizzato a valutare i livelli di ansia e depressione nel paziente sottoposto a riabilitazione cardiologica, cioè volto a indagare se ansia e depressione, di sovente associate alla fase post-operatoria, diminuissero o aumentassero in relazione al proseguire della terapia riabilitativa.
Successivamente ho svolto il mio tirocinio post-lauream sia presso l’Ospedale Manzoni di Lecco (nei reparti di Cardiologia, Oncologia e nell’ambulatorio di Neuropsicologia) sia presso l’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo (reparto di Ginecologia), dove ero inserita in un team di ricerca dell’Università di Bergamo che si occupava di condurre un protocollo di studio dal titolo “Condizioni cognitive in pazienti over 65 candidate a chirurgia ginecologica: uno studio longitudinale”.
Come si evince dalla mia formazione il mio interesse clinico si focalizza molto sul paziente con patologia organica, e quindi quel paziente che convive con una diagnosi medica più o meno impattante sulla sua salute psicologica. Ricevere una diagnosi o convivere con una patologia cronica è fonte di elevato stress, sia per il paziente, sia per la famiglia che lo supporta in un momento di malattia. Un supporto psicologico mirato è molto utile in queste fasi e deve essere garantito il più possibile. Sempre più frequentemente, nei reparti ospedalieri, si trova la figura dello psicologo, che assolve proprio a questo scopo. Tuttavia, il percorso di supporto psicologico può essere intrapreso anche al di fuori della struttura ospedaliera, consultando uno Psicologo in forma privata.
Anche nelle fasi terminali della malattia e in generale nei casi di lutto più critici, il supporto psicologico è altamente consigliato.
Di recente mi sto interessando anche a tutta quella sfera della psicologia che riguarda la persona anziana, che spesso necessita di una particolare attenzione psicologica, sia come prevenzione per un invecchiamento attivo, sia nei casi di patologia invalidante.
La mia esperienza come educatrice scolastica mi ha portata a lavorare con ragazzi con diagnosi di Autismo, e questo originato in me un crescente interesse verso le patologie del neurosviluppo.
Nel tempo libero sono un soccorritore volontario del 118, presso il Comitato Croce Rossa di Valmadrera dove, oltre al servizio in ambulanza, cerco il più possibile di far coincidere la mia passione per la psicologia con quella per il soccorso sanitario: ho conseguito un Master in Psicologia dell’Emergenza e proprio nelle ultime settimane sono entrata a far parte del Servizio Psicosociale (SeP) di Croce Rossa.
Dott.ssa Elisa Tagliaferri – Psicologa
(Ordine degli Psicologi della Lombardia, n. 22232)
elisatagliaferri.psicologa@gmail.com