BELLANO – Introdotta lo scorso mese di ottobre anche a Vendrogno, la raccolta differenziata porta a porta sta già facendo registrare ottimi risultati. Nonostante qualche perplessità iniziale, infatti, la popolazione ha ben recepito le nuove modalità di conferimento dei rifiuti, permettendo una riduzione della frazione indifferenziata (sacco grigio) e, ovviamente, aumentando quella differenziata: plastica (sacco viola), vetro, carta e umido. Un’azione completata dalla scelta di diminuire di un giro la raccolta del sacco grigio anche nel territorio di Bellano, per uniformarsi alla pratica provinciale e prepararsi alla raccolta puntuale in arrivo a inizio 2022.
“La raccolta differenziata porta a porta sul territorio di Vendrogno, che ha comportato l’eliminazione dei cassonetti, unita al ritiro solo una volta alla settimana del sacco grigio a Bellano, ha permesso di raggiungere risultati importanti – conferma il sindaco Antonio Rusconi – Aver rimosso i cassonetti ha ridotto in modo significativo la quantità totale dei rifiuti. Questo perché nei cassonetti veniva depositato ogni tipo di rifiuto, non differenziato, e non solo dai residenti, ma anche da gente che arrivava da fuori paese”.
A parlar chiaro sono le cifre. “La raccolta del sacco viola è aumentata nei primi sei mesi (rispetto ai dati di un anno prima) di dieci tonnellate, il vetro di cinque tonnellate, la carta di quattro e l’umido di sei, per un totale di venticinque tonnellate di rifiuti differenziati. Parallelamente si registra il calo consistente della frazione indifferenziata: meno quarantanove tonnellate. Un risultato eclatante, soprattutto in vista del 2022 quando sarà introdotta la tariffa puntuale. Un bel segnale per l’aspetto ecologico e ambientale del problema dei rifiuti”, continua Rusconi, che poi guarda al risparmio economico derivante dall’aumento della differenziata: “Per comprendere quanto questa situazione influisca sui costi di smaltimento basta pensare che per ogni tonnellata di rifiuti indifferenziati raccolti si pagano circa 170 euro. A ciò si aggiunge il fatto che, in tutto il territorio comunale di Bellano (e quindi anche Vendrogno), è stato eliminato un giro di ritiro del sacco grigio, in modo tale da adeguarci a quanto già accade negli altri comuni della provincia”.
Nei giorni scorsi, soprattutto attraverso i canali social, si è diffuso il malcontento per alcuni rifiuti abbandonati a Sanico e alcuni utenti hanno associato il disagio alle nuove modalità di raccolta.
“Può capitare che qualche animale rompa i sacchi, capita un po’ dappertutto, non solo a Sanico, ma è compito di Silea pulire i punti di deposito dei rifiuti, quando gli addetti passano per la raccolta. Inoltre, se necessario, intervengono anche gli operai comunali – sottolinea il sindaco – Non è certo una situazione di caos, come si è voluto evidenziare, ma un problema che si risolve con la pulizia del punto di raccolta. Ridurre di 100 tonnellate l’anno la produzione di rifiuti indifferenziati, questo sì, deve far riflettere sulla bontà delle misure adottate, che hanno avuto il successo auspicato. I numeri sono sotto gli occhi di tutti. Da parte del Comune continuerà anche l’attività di controllo dei sacchi abbandonati e non conformi, che anche negli ultimi 15 giorni ha portato all’elevazione di quattro sanzioni“.
Il problema di Sanico, comunque, è destinato a trovare presto una soluzione: “In questi giorni Silea sta installando la casetta per il conferimento dei rifiuti, riservata ai non residenti e alle utenze delle baite degli alpeggi di Camaggiore, Tedoldo, Lornico e Busè. Verranno anche ultimate quelle poste in queste settimane a Bellano, in piazza Verdi e al piazzale di Colombera. All’interno ci saranno i contenitori per la raccolta differenziata e l’area esterna e interna sarà videosorvegliata. In questo modo le utenze che trascorrono qualche giorno nella propria seconda casa in paese potranno depositare i rifiuti anche fuori dei giorni di raccolta porta a porta, accedendo alla casetta con la propria tessera regionale dei servizi”.
Non appena attive sarà cura del Comune informare i non residenti sulla suddivisione delle utenze per accedere alle quattro casette (compresa quella già attiva a Vendrogno).