VARENNA – L’autopark multipiano di viale Polvani a Varenna sarebbe stato vittima di una truffa, spariti alcuni introiti provenienti dagli abbonati, grazie a un raggiro collegato alle tessere di accesso. Qualche ‘furbetto’ sarebbe riuscito a lasciare il proprio mezzo in condizioni per così dire “favorevoli” rispetto agli altri.

L’ammanco, non ancora conteggiato nel suo complesso ma valutato in decine di migliaia di euro, è stato scoperto alcune settimane fa, successo sotto il naso di un collaboratore della società Progetto Varenna, che gestisce la struttura. Detto fatto, l’azienda che ha in concessione per 30 anni il silo ha deciso di revocare in blocco tutte le tessere finora in uso. Da domani 15 aprile, quindi, per accedere al maxi parcheggio è necessario possedere una tessera autorizzativa nuova.

Per avvisare del cambiamento i possessori di box, i dipendenti del Comune di Varenna che ne hanno diritto e gli abbonati del cambio di tecnologia, da alcuni giorni nel silos è comparso il cartello, qui pubblicato, che invita l’utenza a scrivere all’email varenna@chiarelloparcheggi.com. Chi ne avrà diritto otterrà la tessera magnetica.

Massimo il riserbo sulla vicenda – specie da parte del Comune che nega l’esistenza stessa del caso – confermato invece da Progetto Varenna che però, pur ammettendo l’esistenza della storia preferisce non entrare nei particolari. In ogni caso l’ingegner Andrea Madini Moretti che la dirige, raggiunto da Lario News, ha dichiarato: “Stiamo lavorando per ristabilire la regolarità, in maniera tale che nessuno persegui nei comportamenti anomali. E’ nell’interesse di tutti”, soprattutto ha sottolineato nei confronti di coloro che si sono comportati in modo onesto.

Il grosso parcheggio  di Varenna serve prevalentemente chi vive e lavora nel centro della località lariana. Molti i residenti che lo utilizzano (anche con box fissi, acquistati al momento della costruzione), ma svariati anche gli esercenti e i dipendenti di attività commerciali della zona. Oltre a una decina di lavoratori del Comune, per i quali a detta di una fonte da noi interpellata all’interno del municipio non vi sarebbero al momento ripercussioni. Diversi infine i turisti che utilizzano la struttura, vista la penuria di posti auto nel delicato reticolo di strade della bella località sul lago.

Aggiornamenti del caso a breve sul quotidiano del Lario orientale.

RedCro