Intervista a Valerio Ricciardelli - YouTubeROMA – Non è sfuggita agli “addetti ai lavori” – ma pure a grandi nomi dell’economia e della politica italiana – la recente intervista pubblicata sul nostro quotidiano all’esperto di Technical Education Valerio Ricciardelli nella quale quest’ultimo parlava tra l’altro della necessità di invertire la tendenza alla crescita dei licei a scapito degli istituti tecnici, portando l’iscrizione a questi ultimi al 50% dall’attuale poco più del 30%.

La notissima rivista Tuttoscuola, che raggiunge l’intero mondo della didattica in Italia e non solo, ha ripreso e citato l’articolo di Lario News, “linkandolo” e dando ampio spazio al dialogo tra Ricciardelli e il direttore della testata on line Sandro Terrani.

Serious Prodi | Romano Prodi, former President of the Italia… | FlickrMa non è tutto. Rapidamente, dopo essere stata letta da migliaia di persone su questo e gli altri quotidiani del gruppo editoriale IperG, l’intervista è finita sulle scrivanie di personaggi dell’ex Presidente del Consiglio e della Commissione Europea Romano Prodi e dell’economista già Senatore della Repubblica Carlo Cottarelli.

Insomma, tesi e proposte del nostro columnist stanno circolando con un grande successo di ‘traffico’ (letture) e qualitativo. Segno della capacità di incidere dei nostri giornali, ma soprattutto dell’urgenza di affrontare i temi suggeriti dall’ingegner Ricciardelli.

La speranza è che i “semi” contenuti in quello e in precedenti articoli curati dallo stesso appassionato esperto possano germogliare presto – anche grazie alla diffusione capillare dei contenuti che i media on line sono in grado di veicolare al meglio.

RedCult

RIVEDI LE DICHIARAZIONI SU LARIO NEWS:

Istruzione tecnica. Intervista all’esperto, tra “mismatch” e rivoluzione copernicana

A sostegno della sua tesi Ricciardelli cita l’articolo di Romano Prodi, pubblicato nel gennaio del 2016 sul Sole 24 Ore, nel quale l’ex presidente del Consiglio e presidente della Commissione UE aveva scritto, a proposito della mancanza di tecnici e delle relative conseguenze, quanto segue:

Il nostro Paese ha bisogno di un forte rilancio dell’istruzione tecnica. Oggi siamo di fronte a un vero e proprio dramma: i nostri Istituti tecnici, che hanno formato la classe dirigente dando certamente un forte impulso al nostro sistema industriale vivono una profonda crisi. Dal 1990 sul totale dei diplomati della scuola secondaria gli allievi degli istituti tecnici sono passati dal 44% al 35% (oggi sono ulteriormente scesi, nota Ricciardelli), mentre quelli dei licei sono passati dal 30% al 45%: un calo drammatico dell’istruzione tecnica. Occorre mettere in chiara luce le cause di questo fenomeno”.

E ancora: “La prima causa è la mentalità dei genitori che erroneamente ritengono gli istituti tecnici scuole di serie B. Sentire genitori che si vergognano del figlio che fa la scuola tecnica, che io ritengo essere il futuro del Paese, per me è causa di sconforto nei confronti della nostra Italia. La seconda causa è la scarsità di analisi e di attenzione su questo fenomeno. La terza causa riguarda lo stato dell’istruzione tecnica superiore, un problema irrisolto, dove l’università ha fortemente contribuito a soffocare l’autonomia di un percorso di formazione superiore stabile e di sistema, da affiancare ai percorsi universitari, così come è stato fatto in tutti i paesi evoluti, a partire dalla Germania”.

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Ricciardelli: portare l’istruzione tecnica al 50%