CORENNO PLINIO (DERVIO) – Si è conclusa sabato, all’ombra della cattedrale di San Tommaso di Canterbury di Corenno Plinio, la seconda edizione del concorso letterario nazionale Corenno in giallo.
Borghi sonnolenti adagiati su colline, meravigliose terre di mare o che si specchiano su un lago hanno fatto parte dei 69 racconti giunti per il concorso da tutta Italia, dalla Lombardia (regione più rappresentata) al Molise, passando per Friuli Venezia Giulia fino alla Basilicata, isole comprese, con la partecipazione speciale della Germania. Il numero è stato altissimo, inaspettato e la giuria è stata a lavoro per mesi al fine di scandagliare ogni risvolto di trama, per venire a capo di ogni mistero. Questa è stata composta dal presidente Andrea Vitali, il noto scrittore, Paolo Barletta, vincitore della prima edizione del concorso, il professor Roberto Pozzi, Claudia Ferraroli, l’autrice derviese Fabiana Piazza, scelta tra i lettori della biblioteca di Dervio, senza farsi mancare, nemmeno tra la giuria, partecipazione da altre regioni d’Italia con la editor calabrese Angela Potente e la casertana Carmela Tomei, vincitrice della edizione 2020 del Torneo Io Scrittore.
A guadagnarsi l’ambito primo posto è stata l’autrice piemontese Clara Caroli con il racconto “La logica del mercato” che, con una certa dose di freschezza e brio, mette nelle mani di un narratore inaffidabile, con una mania peculiare, il traghettarci tra le acque di un insolito mistero nel mercato immobiliare. Altre acque sono state le protagoniste di “A un passo dall’acqua” dell’autrice toscana Alessandra Cardi che, con un testo raffinato e una scrittura in punta di piedi, trascina all’interno di un cruento delitto nel borgo di Corenno Plinio adottando un punto di vista d’eccezione. Medaglia di bronzo alla romana Francesca Fontanazza che sceglie un insolito testimone nel suo racconto per dipingere un fatto di sangue, non privo di efferatezza, anch’esso a Corenno.
Il concorso ha anche voluto premiare i giovani talenti affidando la apposita palma alla poco più che ventenne Julia Scamardella che con la sua “Storia di una bambina che non sognava mai” ci pone il quesito di dove possa trovarsi la verità delle cose, anche quando si parla di un crimine.
Quest’anno, inoltre, è stato adibito un apposito premio per il comune di Dervio, Una voce per Dervio, per i racconti con ambientazione a Corenno Plinio, che ha visto trionfare per la giuria Cristina Biolcati con “Acque nere”, già terza classificata nella prima edizione, e Alessandro Mella con “Il fante di picche” grazie al voto social espresso sulla pagina della biblioteca. Inoltre, vista l’alta qualità dei testi pervenuti, il presidente di giuria Andrea Vitali ha reputato di affidare delle menzioni aggiuntive a “Silvia rimembri ancor” di Silvana Roselli, “Proibito amor, di Luca Bettega e “Il Castello delle anime vaganti” di Silvia Severino.
I 20 racconti finalisti sono andati a confluire nell’apposita antologia a disposizione presso l’ufficio turistico di Corenno e la biblioteca comunale di Dervio.
Durante la manifestazione nella cornice dello splendido borgo, impreziosito dalle visite guidate del professor Pozzi e dal giro sulle “Lucie”, le imbarcazioni storiche tipiche del lago di Como, gli scrittori hanno ringraziato più volte il concorso per aver dato loro l’opportunità di far conoscere un così meraviglioso posto. È stato, difatti, quasi il 60% degli autori che ha scelto di ambientare il proprio racconto tra i gradini e la bruma di Corenno Plinio, facendo di questo placido paese che lambisce il lago di Como una potenziale e nostrana Cabot Cove.