DERVIO – Per ora, siamo alla richiesta di accesso agli atti (non una vera e propria azione legale, che verrà valutata successivamente, in caso di risposte specifiche che dovessero coinvolgere Enel in una autentica inchiesta). Ma il nuovo sindaco di Dervio Stefano Cassinelli ci vuol vedere chiaro e dopo il disastro del Varrone della scorsa settimana si è mosso con la Procura di Lecco, domandando per l’appunto una verifica sulla gestione dell’allerta per la ‘diga di Pagnona’ e la piena del torrente che da lì, mercoledì 12 giugno, si è “scaricata” proprio su Dervio – causando ingenti danni valutati per ora oltre cinque milioni di euro.
A Lario News, Cassinelli dettaglia la situazione: “Come Comune di Dervio abbiamo fatto una richiesta di accesso agli atti visto che sulla vicenda della diga la Procura avrebbe aperto un fascicolo, e su questo chiediamo di essere informati perché siamo ovviamente ‘soggetto interessato’, e nel caso ci costituiremo parte civile. Non siamo quindi ancora a un esposto o denuncia, ma sono loro (la Procura, ndr) che stanno già facendo le indagini a quanto pare”.
L’eventuale costituzione di parte civile implica dunque la richiesta del risarcimento per i danni patiti da Dervio, milioni di euro quantificati nella prima ‘scheda’ redatta alla luce della esondazione del Varrone di due mercoledì fa.
Il punto contestato da Cassinelli è che l’Enel non avrebbe comunicato al Comune di avere “aperto” lo scarico della diga, facendo defluire una massa d’acqua poi precipitata a valle, fino alla foce del torrente già ingrossato dalla forte pioggia di quelle ore.
RedCro