DERVIO – Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo  comunicato congiunto dell’amministrazione comunale di Dervio e dell’ANPI dopo la recente polemica sul Giorno della memoria.

Il Comune di Dervio e l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – Segreteria Provinciale di Lecco e
Sezione Alto Lario, a seguito della diffusione dei rispettivi comunicati stampa, emessi in occasione della
pubblicazione su Facebook, da parte del Comune di Dervio, di un post volto a ricordare IL GIORNO DELLA MEMORIA, si sono ritrovati il giorno 2 febbraio 2022 per un confronto volto ad un chiarimento sulle reciproche posizioni.

Ad esito dell’incontro, improntato al rispetto dei reciproci ruoli e, in particolare, di quello del Comune quale rappresentante della popolazione che vive sul suo territorio, si è ribadita:
-la peculiare unicità del Giorno della memoria che, come ribadito nel video trasmesso dal Comune di Dervio, fa riferimento alla deportazione di un intero popolo, organizzata in modo scientifico ed industriale per raggiungere il fine esplicito della scomparsa di quel popolo, fatto che non ha visto nella Storia nulla di paragonabile
-la volontà del Comune di Dervio, con la scelta della pubblicazione del video sul proprio sito istituzionale, di approfondire tale riflessione sulla Shoah, anziché limitarsi a modalità formalmente celebrative.

Anpi sottolinea di aver compreso le ragioni e la buona fede del Comune nel pubblicare il video senza alcuna strumentalizzazione, altresì il Sindaco ringrazia Anpi per aver compreso le ragioni della scelta di utilizzare un video dello storico Alessandro Barbero al fine di fare cultura e si rammarica per l’accaduto, nella convinzione che questo episodio possa essere foriero di proficua collaborazione.

Si è ribadita altresì la reciproca volontà di:
-collaborare per approfondire in ogni sede (istituzionale, celebrativa, formativa) i valori della Costituzione
Italiana, nata dalla resistenza al nazifascismo;
-avviare tale collaborazione nella prospettiva di una comune celebrazione del prossimo 25 aprile, verificando la possibilità di una comune celebrazione della prossima Giornata del Ricordo, che sia improntata alla complessiva memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale.