A Dervio il tempo si è fermato “grazie” all’amministrazione comunale, che dal tabellone luminoso a fianco della biblioteca, a dicembre inoltrato, sta ancora augurando a tutti i passanti un… felice ottobre, orfano per di più di qualche lettera. Il tabellone informativo era stato installato dalla precedente amministrazione, che lo aggiornava quasi quotidianamente con le molte iniziative che venivano proposte dal municipio, ma sta ora vivendo una progressiva e triste decadenza. Visto che purtroppo in questi ultimi anni le iniziative comunali da pubblicizzare sono diventate molte meno, il tabellone è stato per un certo periodo utilizzato solo per ricordare il santo del giorno, poi per diffondere frasi famose con cadenza settimanale, infine per fare generici auguri a ogni cambio di mese: solo che il mese di ottobre si sta… allungando un po’ troppo; di questo passo consigliamo alla Giunta di optare per un definitivo “Buon 2024” da lasciare visualizzato tutto l’anno senza avere la scocciatura di continui aggiornamenti…
Ma è l’intera piazza del municipio, che dovrebbe essere il fiore all’occhiello del Comune, che a Dervio sembra essere invece l’esempio di come tante strutture comunali, che avevano sempre funzionato bene ma necessitano di costanti attenzioni da parte degli amministratori, siano ormai lasciate a sé stesse.
Non sono soltanto le vicine scuole, come abbiamo verificato nei giorni scorsi, a reclamare interventi di manutenzione, assenti o effettuati in ritardo. Anche solo limitandosi a girare per la piazza centrale del paese, oltre all’abbandono del tabellone luminoso, i cittadini di passaggio possono apprezzare (si fa per dire) l’orologio all’angolo della piazza, che il Comune aveva sostituito nel 2018, che segna l’ora esatta solo… due volte al giorno, essendo fermo alle 10.59 ormai da un paio d’anni.
Sulla casetta dell’acqua sono spesso appesi cartelli per i malfunzionamenti più diversi: dalla mancata refrigerazione dell’acqua fino a estate inoltrata, alla mancanza di gas in quella frizzante, al malfunzionamento delle chiavette, in questi mesi le ha avute un po’ tutte, creando disaffezione negli utenti di un servizio che invece dovrebbe essere incentivato, vista l’importanza a livello ambientale. Il distributore di sacchetti per la raccolta differenziata all’angolo del municipio non è da meno, coi cartelli che di tanto in tanto annunciano la mancanza dei sacchi, o imprecisati guasti che costringono gli utenti a tornare più volte per poter ritirare la propria agognata fornitura.
La casetta per la raccolta della plastica, installata da oltre un anno in piazza, non è mai entrata in funzione ed è stata appena nascosta dietro la biblioteca. Perfino i lampioncini davanti al municipio, rimasti misteriosamente spenti per lunghi mesi, anziché essere riparati sono stati rimossi. Un pezzo del cappotto di isolamento dell’edificio comunale si è staccato senza venire ripristinato; nella piazza tra municipio e scuole, ingombra di auto comunali anche all’uscita degli studenti delle elementari, svolazzano senza protezioni i cavi per caricare il veicolo elettrico, e le aiuole tutto intorno appaiono un po’ trascurate, dopo aver ospitato, a inizio anno, un “deposito” di alberi di Natale rimasti abbandonati per mesi dopo essere miseramente seccati; non funzionano più nemmeno i display installati presso le scuole per informare (ed educare) la popolazione sulla produzione di energia elettrica dai pannelli fotovoltaici; la stessa sala consiliare del municipio si allaga ormai ad ogni pioggia, senza risparmiare riunioni del Consiglio Comunale o celebrazioni varie.
Insomma, se questo è il biglietto da visita che offre l’intorno del municipio, ai Derviesi più attenti sorge una spontanea riflessione: e cioè che l’amministrazione di un Comune non sia solo costellata di onori mediatici, ma anche di tanti oneri che si manifestano soprattutto quando, lontani dai riflettori, si devono far funzionare i servizi per i cittadini e mantenere curato il patrimonio comunale. Una cosa che attualmente, come si può vedere, lascia molto a desiderare.
Gruppo Consiliare “Insieme per Dervio”