DOMASO – Secondo gli esperti il 2017 sarà un’ottima annata per il vino lariano. L’estate di caldo eccezionale ha permesso che la vendemmia iniziasse coi migliori auspici per le aziende del nostro lago. E in Alto Lago già si vendemmia per il Domasino, dal 2008 vino Igt.

I viticoltori sono ottimisti, racconta Roberto Canali su Il Giorno, e si stima di raccogliere sui 500 quintali di uva, un 10% i più rispetto al 2016. Più di 36 sono le realtà lariane del settore. Partendo dai 23 ettari a vigneto nel comasco e dai 65 nel lecchese sino ad arrivare al consumo al dettaglio, la filiera vitivinicola interprovinciale offre lavoro a circa 350 persone. Sul fronte dei consumi invece, spiega l’associazione degli agricoltori, sono quasi 5 milioni di persone che in tutta la Lombardia bevono vino, puntando sempre di più alla qualità, come testimonia il boom delle enoteche, arrivate a sfiorare quota mille, con un aumento di oltre il 30% negli ultimi sette anni. E sul Lario la degustazione di questi nettari conta su 63 enoteche a Como e 31 a Lecco.

Inoltre il caldo torrido dei primi 15 giorni di agosto ha permesso alle uve di addolcirsi notevolmente e più velocemente, migliorandone le proprietà organolettiche, mentre la siccità delle ultime settimane ha anticipato i tempo per la vendemmia, senza incidere però sulla produzione.

“Dobbiamo un plauso ai nostri viticoltori, capaci di ottenere un risultato tanto sorprendente, nonostante il clima poco propizio di quest’estate – spiega Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti interprovinciale – per colpa di caldo, siccità e grandine nel resto d’Italia si produrrà il 20% in meno, sul lago invece l’annata 2017 sarà memorabile: il 15% di produzione in più e di qualità eccezionale. Quello che ci voleva per promuovere una delle grandi eccellenze del nostro territorio”.