PERLEDO – In un’epoca in cui la tutela dell’ambiente e l’attivismo ecologico sono più cruciali che mai, il Club degli Esploratori di New York (bandiera di esplorazione #226) e il Circolo Legambiente Lario Sponda Orientale hanno stretto una nuova alleanza per sostenere il progetto di ricerca sul torrente Esino. Questa collaborazione mira a promuovere la consapevolezza ambientale e a contribuire alla protezione delle risorse idriche locali.
Renato Ongania, alla guida del progetto di ricerca, ha dichiarato: “Siamo grati a Legambiente. I risultati della nostra indagine diverranno patrimonio di tutti e si affiancheranno all’importantissimo progetto nazionale ‘Goletta’ (link). Le sinergie costruite da Legambiente negli anni rappresentano un esempio di cooperazione virtuoso, l’azione di Legambiente sia un pungolo, una domanda di attenzione. Coloro che hanno la responsabilità di amministrare, lo facciano con la necessaria responsabilità. Siano anche un monito verso coloro che inquinano deliberatamente bypassando le regole, non conferendo i rifiuto nelle aree preposte e nelle modalità indicate”.
“Prendersi cura dello stato di salute del torrente Esino – afferma Costanza Panella, presidente del circolo locale di Legambiente – ci spinge a riflettere sui livelli di inquinamento che stiamo producendo come collettività. Siamo lieti di condividere questa sensibilità e attenzione per l’ambiente con l’Explorers Club”.
Il progetto di ricerca si concentrerà sullo studio del torrente Esino nei mesi in cui ci sarà meno acqua e meno vegetazione, con l’obiettivo di restituire alla comunità scientifica e agli amministratori locali un rapporto dettagliato sulle condizioni del torrente. Questa iniziativa si inserisce perfettamente nei paradigmi attuali di salvaguardia dell’ambiente, che vedono la collaborazione tra enti locali e organizzazioni internazionali come elemento chiave per affrontare le sfide ambientali globali.
DATI STORICI
Ecco una tabella con i dati storici dei prelievi alla foce del torrente Esino a cura di Goletta dei Laghi, limitatamente alle analisi microbiologiche:
Anno | Stato del torrente Esino |
2013 | Fortemente inquinato |
2014 | Fortemente inquinato |
2015 | Entro i limiti |
2016 | Inquinato |
2017 | Fortemente inquinato |
2018 | Entro i limiti |
2019 | Fortemente inquinato |
2020 | Entro i limiti |
2021 | Entro i limiti |
2022 | Fortemente inquinato |
2023 | Entro i limiti |
2024 | Fortemente inquinato |
Questi dati mostrano un andamento altalenante della qualità delle acque del torrente Esino nel corso degli anni. La situazione sembra migliorare in alcuni anni, ma peggiorare nuovamente in altri. È evidente l’importanza di monitorare costantemente e di intervenire per migliorare la qualità delle acque.
Legambiente ricorda come le analisi e i giudizi espressi dalle Golette non vanno a sostituirsi al lavoro delle autorità competenti in materia di balneazione: sono infatti diversi gli obiettivi delle campagne di Legambiente, incentrate sul tema della scarsa o assente depurazione; nella maggior parte dei casi, inoltre, anche i punti dove vengono prelevati i campioni di acqua sono differenti rispetto a quelli monitorati dalle Arpa e dalle ATS, essendo i primi anche nelle foci dei fiumi. I risultati di Legambiente non esprimono quindi una patente per la balneabilità di un tratto di costa o sponda lacustre, ma restituiscono una istantanea volta a scovare criticità legate all’inquinamento microbiologico delle acque dovuto ad una scarsa o assente depurazione.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito web di Perleidus (perleidus.org).