LECCO – Il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale della provincia di Lecco, costituito dalle associazioni Anpi, Arci, FLC Cgil, Renzo e Lucio LGBT+ diritti, Udi, Uil Scuola ricorda che rimangono pochi giorni per la raccolta di firme a sostegno di una proposta di legge costituzionale volta alla modifica dell’art. 116, comma 3, e dell’art. 117, commi 1, 2 e 3 della Costituzione. Contro un’autonomia differenziata che nega uguali diritti e spacca il Paese.
Fino al 30 aprile per firmare nelle modalità tradizionali su moduli cartacei presso i Comuni di Abbadia Lariana, Barzio, Bellano, Calolziocorte, Cernusco Lombardone, Civate, Introbio, Lecco, Lomagna, Mandello del Lario, Merate, Olginate, Osnago, Paderno d’Adda, Pasturo, Taceno e Valmadrera. Fino al 5 maggio attraverso una piattaforma che consentirà la firma attraverso lo SPID.
La crisi sanitaria, economica e sociale derivante dalla pandemia ha posto in immediata evidenza le intollerabili diseguaglianze, accresciute progressivamente nel tempo e aggravate oggi dalla crisi conseguente alla guerra in Ucraina, nel godimento di diritti fondamentali come la salute, l’istruzione, la mobilità, il lavoro. Si è segnalata da più parti la necessità di rafforzare il ruolo dello Stato a tutela dell’eguaglianza e dei diritti, con la formulazione e implementazione di politiche pubbliche forti finalizzate a ridurre i divari territoriali e consolidare l’unità del paese.
L’urgenza di una iniziativa così indirizzata è in specie sottolineata dalla necessità di attuare il Piano nazionale di ripresa e resilienza secondo le indicazioni e i tempi dati dall’Europa. Mentre una pericolosa spinta in senso contrario si ricava dalle persistenti richieste di autonomia differenziata avanzate da alcune Regioni senza tenere conto delle esigenze di un’Italia unita e solidale. Spinta che potrebbe oggi concretizzarsi con il governo Meloni, il cui programma prevede l’autonomia differenziata, affidata per l’attuazione al ministro leghista Calderoli.