ROMA – “Dove è finita la Snai, Strategia nazionale Aree interne? Interessa ancora a qualcuno? O tutto è stato spazzato via dall’illusione del Pnrr, dai magici borghi e dalla bolla delle comunità energetiche?” Così Marco Bussone, presidente Uncem – Unione nazionale Comuni Comunità Enti montani.

“Un miliardo di euro bloccato dal menefreghismo di tanti. 40 milioni di euro per la prevenzione degli incendi ancora da ripartire, bloccati a Roma. Regole per dare diritti di cittadinanza e servizi differenziati nei territori mai compiute. Sinergia con strategia Green communities, forestale, per la montagna rimasta un miraggio. Sveglia!

Uncem chiede infatti al Ministro Fitto di battere un colpo. I numeri della spesa della Strategia aree interne su Open Coesione sono drammatici: dal 2014 a oggi, 11% di progetti conclusi, 4% di progetti liquidati, 29% (su 1904 progetti monitorati) di progetti non avviati.

“Con la nuova programmazione comunitaria 2023-2027, anche gli ultimi Governi nella SNAI non hanno creduto. Dovevano partire già nel 2022 altre 43 nuove aree sperimentali SNAI. Tante attese, ma tempi eterni per approvare un “programma di territorio. Solo alcune Regioni (brave!, in primis Lombardia) si sono dotate di risorse dei loro POR FESR e dello sviluppo rurale per far lavorare insieme Comuni in nuove aree. Di fatto una regionalizzazione di una strategia nazionale che abbiamo perso nelle frizioni istituzionali, nella non continuità amministrativa, nei litigi tra livelli. Chi sta remando contro? Dove si ferma il meccanismo? Chi ci vuole ancora lavorare accompagnando i territori?”.

 

LEGGI ANCHE

AREE INTERNE E PICCOLI COMUNI. LA LUCIDA ANALISI DI UNCEM AL ‘SOLE 24 ORE’

DDL SULLA MONTAGNA. UNCEM: “NEL 1994 LEGGE ICONICA MA INAUTTUATA. SI RIPARTA DA LÌ”