MENAGGIO – Niente derby a Menaggio. Per il bene del Lario, Como e Lecco mettono da parte la rivalità e uniscono le forze per trovare una storica intesa. Protagonisti del singolare gemellaggio sono state le due Commissioni del Paesaggio di Como e e Lecco, organismi che rispondono alle rispettive province e che si occupano di rilasciare pareri per le autorizzazioni paesaggistiche relative alle opere ricadenti sul demanio lacuale. Qualche esempio? Pontili, spiagge attrezzate, boe, riqualificazioni spondali, ecc…
Dietro le due Commissioni ci sono storie diverse, logiche diverse, dinamiche diverse e spesso anche pareri differenti malgrado magari i casi trattati siano molto simili. Non era semplice, quindi, provare a trovare un punto di incontro. Ci ha pensato l’Autorità di Bacino del Lario e dei Laghi minori che per un giorno ha messo tutte le parti sedute intorno allo stesso tavolo. Lo storico incontro si è svolto mercoledì 20 marzo nella sede di piazzale Vittorio Emanuele, a Menaggio. Obiettivo: trovare una linea d’intesa nelle procedure dei pareri paesaggistici. “L’Autorità di Bacino del Lario e dei Laghi minori è pur sempre un ente che unisce due province: era doveroso provare a coinvolgere entrambe le Commissioni e iniziare a trovare un’intesa comune”, spiega il presidente Luigi Lusardi.
È la prima volta in assoluto che viene organizzato un evento del genere, di estrema importanza per una più ordinata gestione delle istruttorie di concessione demaniale. L’autorizzazione paesaggistica di competenza provinciale rappresenta, infatti, un passaggio istruttorio obbligatorio per poter rilasciare una concessione demaniale finalizzata alla realizzazione di opere come i pontili di attracco, la possibilità di creare spiagge attrezzate, installare boe o occuparsi delle riqualificazioni delle sponde. La necessità di organizzare un momento di confronto è nata da disomogeneità tradizionalmente incontrate dall’Autorità di Bacino nello sviluppo dei procedimenti amministrativi concessori, essenzialmente riconducibili ai diversi orientamenti assunti dalle due Province per le valutazioni di opere simili, con il rischio di dover adottare “due pesi e due misure” per una medesima tipologia di intervento in funzione della collocazione comasca o lecchese della stessa.
“L’espressione del parere da parte delle Commissioni non è vincolata a criteri prefissati, ma è l’esito di valutazioni legittimamente discrezionali che però si reputa opportuno si basino su principi valutativi comuni. Quello di mercoledì è un punto di partenza”, precisa Franco Binaghi, direttore dell’Autorità di Bacino. L’invito a incontrarsi è stato favorevolmente accolto dalle due Province e dalle rispettive Commissioni del Paesaggio, le quali hanno positivamente partecipato al momento di confronto, riconoscendone l’importanza, anche come sviluppo delle proprie professionalità, al punto che gli stessi partecipanti hanno auspicato, dopo un periodo di riflessione, un secondo momento collegiale, magari anche alla presenza di rappresentanti della Sovrintendenza.
“Al di là dello specifico argomento trattato, l’incontro testimonia ancora una volta l’efficacia dell’azione unificante dell’Autorità di Bacino, in qualità di unico organismo di gestione del Lario e dei Laghi Minori, indipendente dalle limitazioni dei confini provinciali”, conclude Lusardi.