Leggo le dichiarazioni del consigliere Andrea Nogara e rimango letteralmente basito.
A fronte di quanto illustrato dal gruppo di minoranza “Progetto Comune”, mi preme innanzitutto chiarire che mai ho gestito la seduta consigliare in contrasto con il regolamento. Anzi, l’ho fatto rispettando lo spirito dell’articolo 21 del regolamento stesso, che prevede la possibilità di chiedere la discussione in seduta segreta qualora si debba discutere di argomenti che riguardano apprezzamento della capacità, moralità, correttezza di persone o sono esaminati fatti e circostanze che richiedono valutazioni delle qualità morali e delle capacità professionali delle stesse.
E questo è quanto accaduto giovedì.
Tengo anche a precisare che, se ho fatto questa richiesta, è stato fatto in buona fede, per tutelare proprio il consigliere Nogara che, a questo punto, invito a rendere nota la questione che lo riguarda.
Che sia lui a spiegare ai cittadini perché gli ho chiesto di presentare le dimissioni.
Altro che attacchi personali, personalmente ho solo chiesto spiegazioni al consigliere via PEC riservate e personali e non ho ricevuto risposte accettabili, ho richiesto per ben due volte un colloquio con lui e ha rifiutato il confronto facendomi rispondere addirittura dal suo legale. Solo da questo comportamento si può comprendere chi ha ricercato il dialogo e delle spiegazioni e chi non ne ha volute dare.
Nogara, poi, mi accusa di aver costretto il “numeroso pubblico” a lasciare la sala consigliare. E da queste sue affermazioni si capisce la faziosità dell’individuo. Forse sarebbe stato più corretto spiegare che delle circa quindici persone presenti, meno della metà era rappresentata da cittadini bellanesi, e coloro i quali si sono allontanati con lui dall’aula dopo la sua sceneggiata messa in piedi con tanto di citazioni latine erano riconducibili al suo gruppo consiliare o al circolo PD di cui Nogara fa parte. E mi dispiace sinceramente che persone che stimo non capiscano anch’esse la gravità di un comportamento cosi esecrabile.
Nogara smetta pure di stracciarsi le vesti, non ho mancato di rispetto a nessuno cittadino, tanto che i bellanesi rimasti (intervenuti per ascoltare la discussione sul bilancio del Comune) hanno assistito a tutta la seduta, nella sua parte pubblica. Cosa che avrebbero potuto fare tutti i presenti se lo avessero voluto.
E non ho mancato di rispetto alle minoranze. Prova ne è il fatto che i consiglieri di “Bellano si rinnova” sono rimasti fino al termine del Consiglio comunale compiendo il loro dovere. Si sono affrontati i ben 12 punti in seduta pubblica civilmente e a seguire i soli due punti in adunanza segreta (benemerenze e comunicazioni inerenti alla moralità di un individuo).
Nogara si vuole rivolgere al Prefetto? Che faccia, così come ha già fatto, senza sortire i risultati auspicati. Magari spiegando a sua eccellenza come lui si è comportato nei confronti di due istituzioni dello Stato.
Quello che spaventa, ed è a mio avviso da stigmatizzare, è l’anteporre all’interesse pubblico, vale a dire esaminare e discutere il bilancio e il documento di programmazione dell’ente, cosi come delle civiche benemerenze, le sue faccende personali, che riguardano il suo comportamento non accettabile eticamente e moralmente per chi riveste la carica pubblica di consigliere. Della serie “o si fa come dico io o prendo la mia palla e non gioco più con voi”.
In 4 anni su 4 approvazioni di bilancio preventivo dell’ente, atto principe del consiglio comunale, Progetto Comune ha disertato tale votazione per ben tre volte. È così che si compie il proprio ruolo propositivo e di impulso? Certo è che per discutere delle deliberazioni andrebbero almeno lette…
Consiglio quindi a Nogara e alla firmataria Lazzari di misurare meglio le loro parole e non cercare di ingannare i cittadini.
Antonio Rusconi