BELLANO – Goletta dei laghi, la storica campagna di Legambiente che monitora lo stato di salute dei principali laghi italiani, continua il “tour” in Lombardia monitorando i principali laghi del territorio: sabato 6 luglio a Porto Ceresio (VA) sul Lago di Lugano e martedì 9 luglio a Laveno Mombello (VA) sul Lago Maggiore.

Dopo la visita nella città di Lecco, lunedì 8 luglio alle 10 l’associazione sarà invece a Bellano. Lì il team di Goletta dei laghi presenterà presso la sala civica in via Marinai d’Italia i risultati delle analisi effettuate sulle acque del Lago di Como. Interverranno Emilio Bianco, portavoce di Goletta dei Laghi di Legambiente, Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia, Costanza Panella, presidente del Circolo Legambiente Bellano, Enzo Tiso, presidente del Circolo Legambiente Como e Diletta Negri, del circolo Legambiente Lecco.

“Dopo la tappa sul Lago di Garda e Iseo, la campagna di Legambiente torna sui laghi Ceresio, di Como e Maggiore, tre importanti bacini lombardi su cui insistono vari interessi territoriali, e nel caso del Ceresio e del Maggiore internazionali, dato che parte della loro superficie lacustre si estende anche in Svizzera – dichiara Emilio Bianco, portavoce Goletta dei Laghi di Legambiente. Con i nuovi monitoraggi ci faremo un’idea sull’attuale stato delle loro acque, in particolare prendendo in considerazione alcuni punti specifici che nel tempo, a seguito delle nostre analisi, hanno mostrato criticità e andamenti altalenanti. Sarà interessante capire se vi siano stati cambiamenti, anche in base agli effetti della crisi climatica”.

“Sono ormai quindici anni che Goletta dei Laghi monitora lo stato di salute del Ceresio – dichiara Barbara Meggetto, presidente Legambiente Lombardia – Dopo le prime denunce pubbliche, abbiamo assistito ad un cambiamento importante nella qualità delle acque grazie agli interventi alle infrastrutture del sistema di raccolta e collettamento dei reflui nonché alla manutenzione degli sfioratori di piena. La grande variabilità climatica a cui andiamo incontro, dove ad anni di siccità seguono stagioni molto piovose come questa, non permette a nessuno di stare tranquilli. Tener conto della crisi climatica anche sul fronte gestione delle acque è sempre più un tema da affrontare”.