BELLANO – A fine settembre tornano gli appuntamenti con la rassegna ‘Il bello dell’orrido’ al Cinema di Bellano, curata e condotta da Armando Besio, promossa dal Comune di Bellano e dall’Associazione ArchiViVitali con il sostegno di LaScala e Torneria Automatica Alfredo Colombo.
Il primo incontro, in programma sabato 28 settembre alle 18:30 con ingresso gratuito, è con Uliano Lucas, uno dei più importanti fotoreporter italiani del secondo Novecento, e il suo ultimo libro ‘A passo lento nella realtà’ (Mimesis edizioni). Nato a Milano nel 1942, Uliano Lucas si è formato nel fervente ambiente culturale di Brera e del bar Jamaica, luoghi di incontro per artisti, giornalisti e fotografi che animavano la scena intellettuale milanese negli anni Sessanta, animati da una forte consapevolezza della dimensione etica e politica della cultura.
Spinto dal desiderio di documentare la realtà che lo circonda, Lucas si avvicina alla fotografia come autodidatta (“Mi trovai con una macchina fotografica in mano quasi per caso”, una rolleiflex regalata dal padre): inizia a collaborare come freelance con quotidiani e riviste italiane ed estere, coprendo e immortalando per oltre cinquant’anni eventi cruciali della storia contemporanea. Il suo lavoro di fotoreporter è segnato da una forte attenzione per i grandi mutamenti sociali e politici del suo tempo.
“La fotografia si è nutrita per lungo tempo del mito dell’imparzialità, ma l’informazione non può essere neutrale, dev’essere di parte, dietro l’obiettivo c’è sempre un punto di vista”. Il suo è un lavoro che non si è mai limitato alla mera documentazione perché le immagini sono una “presa di posizione esistenziale e atto politico”, uno strumento di riflessione e di dialogo con il mondo, nonché un modo per interrogarsi su se stesso e sul proprio ruolo di fotografo.
‘A passo lento nella realtà’, scritto con la collaborazione della figlia, Tatiana Agliani, è un’opera che offre uno sguardo approfondito sulla sua intera carriera di Lucas. Attraverso una selezione dei suoi scatti più iconici, il libro ripercorre la sua attività di fotoreporter dagli anni Sessanta a oggi, soffermandosi su momenti cruciali della storia contemporanea. Ogni fotografia è accompagnata da ricordi, riflessioni e aneddoti personali che rivelano la passione e l’impegno civile di Lucas nel documentare la realtà: il fermento culturale della Milano anni Sessanta, le lotte operaie torinesi, l’emigrazione italiana, le guerre di liberazione in Africa e il processo di decolonizzazione, la contestazione studentesca del ’68, gli anni del terrorismo, la dissoluzione della ex Jugoslavia, il mondo del lavoro. Nel libro sono raccolti moltissimi scatti iconici della storia del nostro paese come la foto dell’immigrato sardo carico di bagagli davanti al grattacielo Pirelli (1968), i tre studenti che corrono sventolando bandiere in Piazzale Accursio a Milano (1971), la ragazza miliziana del Paigc (Partito africano per l’indipendenza della Guinea e di Capo Verde), sorridente e armata di fucile appoggiata al tronco di un albero in pausa dai combattimenti (1970), una paziente dell’Ospedale psichiatrico di Trieste, in posa come un’attrice nel bar della struttura (1988).
‘A passo lento nella realtà’ è un viaggio visivo e il racconto di una vita per immagini in cinquant’anni di storia contemporanea unito alla personale riflessione di Uliano Lucas sul potere della fotografia di dialogare con il mondo, tramandare testimonianze e narrare la quotidianità e i piccoli cambiamenti che spesso passano inosservati. Una riflessione sul significato di raccontare per immagini, sul ruolo del fotoreporter e quello della fotografia come strumento per dare voce a chi non l’ha mai avuta e, infine, di come questo mestiere si sia trasformato nel tempo, dall’epoca dei rotocalchi fino all’avvento del digitale.