BELLANO – L’edizione 2024 de “Il bello dell’orrido” si chiude sabato 30 novembre insieme a Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura della città di Milano, con il libro Il bosco dove tutto cominciò. Storia di una famiglia partigiana (Mondadori), scritto con la madre, Rossella Kohler. Un viaggio emozionante, dedicato soprattutto ai ragazzi dai 10 ai 14 anni, attraverso le storie che vivono nella memoria collettiva e altre che rimangono nascoste, non raccontate, ma ben custodite da ogni famiglia. La storia del nonno paterno dell’autore, Edoardo, conosciuto come Dado, un partigiano la cui vita è un intreccio di ricordi e di coraggio e quella dello zio materno Gianpaolo, un giovane che sceglie di togliersi la divisa dell’esercito per diventare un ribelle, animato da un profondo senso di libertà, democrazia e parità. Due storie, profondamente intrecciate con la storia d’Italia, che ritrovano le loro tracce nei boschi della Resistenza tra il Lago di Como e la Val Pellice, sui sentieri oggi ripercorsi dall’autore, per onorare la loro memoria e ricordare che ognuno di noi ha il potere di contribuire a migliorare il mondo in cui viviamo.

Tommaso Sacchi, oltre a essere un narratore sensibile e appassionato, è uno dei protagonisti della politica culturale italiana: la sua attività è un esempio di come la cultura possa essere un mezzo per riscoprire e valorizzare il passato, rendendolo uno strumento per interpretare il presente e costruire nuove basi per il futuro. Ritroviamo così un forte legame tra il messaggio della “storia di una famiglia partigiana” e l’impegno quotidiano di Sacchi per la città di Milano: entrambi si fondano sull’idea che la cultura è memoria, e la memoria è essenziale per alimentare la cittadinanza attiva. Attraverso iniziative che celebrano la storia e la partecipazione collettiva, Tommaso Sacchi ci dimostra che la cultura non è solo intrattenimento, ma un pilastro fondante per la democrazia e l’inclusione.

Il bosco dove tutto cominciò. Storia di una famiglia partigiana è un invito a riflettere sulle radici della libertà, sulla forza delle scelte individuali nel plasmare il futuro e sul sacrificio per un bene più grande: “Nonno Dado poteva anche ripetere quel suo ‘non sono un eroe’, ma a mio padre non sfuggiva cosa significasse essere stato partigiano. Aveva rischiato la vita e contribuito a scrivere il futuro dell’Italia, insieme a migliaia di altri, ragazzi e ragazze, uomini e donne, come lui.” Un libro che è un omaggio alla memoria ma anche un richiamo a custodire il valore della Resistenza, oggi più che mai attuale (“Quella della lotta partigiana è una vicenda che riguarda tutti noi, anche nel presente, in modi molto diversi.”), e guidarci nel trovare il nostro ruolo attivo nel mondo.

Tommaso Sacchi: membro del Consiglio Superiore del Cinema e dell’Audiovisivo del Ministero della Cultura, presidente della Fondazione Teatro della Toscana, è attualmente è Assessore alla Cultura del Comune di Milano. In passato ha ricoperto lo stesso incarico nella città di Firenze, dove ha saputo intrecciare arte, design e innovazione con la tradizione. Ha collaborato con svariate istituzioni culturali italiane e straniere, come la Biennale di Venezia e di Berlino, e con Stefano Boeri, prima in Triennale e poi nel suo studio di architettura, dove è stato responsabile della campagna comunicazione del bosco verticale, uno degli edifici più iconici al mondo degli ultimi decenni.

Alle 16, a cura dei Custodi del Patrimonio di Bellano, ci sarà inoltre un percorso esplorativo dal titolo “San Nicolao, arte contemporanea e alla Chiesa dei Santi Nazaro e Celso“. Per prenotazioni: custodipatrimoniobellano@gmail.com. La partecipazione al percorso costa 3 euro (ingresso, ridotto gruppi San Nicolao), da pagare in loco.