BELLANO – L’Ospedale di Comunità, situato nello storico edificio dell’Umberto I di Bellano e inaugurato circa un anno e mezzo fa, si prepara a una chiusura parziale per un periodo di quattro mesi. La sospensione delle attività, prevista tra fine aprile e inizio maggio, è motivata da interventi di ristrutturazione finalizzati al miglioramento degli spazi e all’incremento dei posti letto, attualmente pari a dieci.

Massimo Coppia, segretario della Uil Sanità, ha dichiarato che l’obiettivo è potenziare la struttura mantenendo i servizi esistenti, sottolineando i benefici che questa trasformazione ha portato al territorio. Durante i lavori, il personale sanitario sarà impiegato in altre strutture, mentre i pazienti che necessitano di assistenza saranno trasferiti principalmente presso l’ospedale di Lecco.

L’Umberto I, un tempo ospedale di riferimento per l’Alto Lago, ha subito negli anni un progressivo ridimensionamento fino a rischiare la chiusura definitiva. Tuttavia, l’attuale investimento rappresenta un segnale positivo di rilancio. Ercole Castelnuovo della Cgil ha ricordato che al terzo piano sono stati allestiti dieci posti letto e si prevede di aumentarli fino a quindici, pur riconoscendo le difficoltà nel reperire personale sanitario qualificato.

La struttura accoglie principalmente pazienti con necessità di cure infermieristiche e anziani in condizioni complesse in attesa di essere inseriti in una casa di riposo. Questo servizio rappresenta un’importante risorsa sociale e sanitaria per il territorio, offrendo un supporto temporaneo ai pazienti e alle loro famiglie quando le RSA non sono immediatamente disponibili.

L’edificio ospita anche altri reparti: al primo piano vi sono venticinque posti letto dedicati alla riabilitazione, mentre il secondo piano è destinato alla psichiatria comunitaria. Inoltre, sono presenti ambulatori specialistici come quelli di cardiologia, dermatologia e oculistica. La struttura serve principalmente i residenti dell’Alto Lago e della Valsassina, ma accoglie anche pazienti provenienti da Mandello e Lecco.

La riforma sanitaria regionale del 2022 ha introdotto la creazione di distretti per ogni 100.000 abitanti, includendo strutture territoriali come Case della Comunità e Ospedali di Comunità. Questi ultimi svolgono una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero tradizionale, offrendo cure brevi per pazienti stabilizzati ma non ancora pronti per un trattamento ambulatoriale o residenziale.

Il terzo piano dell’Umberto I è stato riconvertito in Ospedale di Comunità con dieci posti letto gestiti prevalentemente da personale infermieristico. Dal 1998 chiuso come ospedale generale e trasformato in centro riabilitativo, la struttura ha visto nel 2015 l’introduzione del reparto psichiatrico al secondo piano. Al piano terra si trovano ambulatori di fisiatria e radiologia, oltre a una palestra per la riabilitazione.

In passato, l’Umberto I ospitava anche un pronto soccorso che contribuiva a ridurre le attese presso l’ospedale di Lecco. Tuttavia, la mancanza di una sala operatoria e del personale medico necessario rende oggi impossibile ripristinare questo servizio.

RedCro