COLICO – Nell’ultimo consiglio comunale tenutosi a Colico, la consigliera del gruppo Più Comunità Silvia Paroli è intervenuta in merito all’istituzione della Conferenza dei Sindaci dei Comuni del Lario Orientale: “Riteniamo che sia un’ottima organizzazione che consentirà di unire le forze e creare sinergie per i problemi, gli interessi e gli obiettivi comuni. Infatti, ben venga che una delle prime azioni di questa conferenza riguardi la chiusura della ferrovia per tutta la tratta Lecco–Tirano per i 3 mesi estivi e le possibili soluzioni. Questa infatti è una criticità che ci preoccupa molto, per le conseguenze che potrà avere nel pieno della stagione turistica, e sarà sicuramente utile che se ne possano occupare in modo congiunto anche i sindaci di tutta la sponda orientale”.

“La costituzione di questa importante Conferenza – ha proseguito – stride con la proposta di passare Colico in Provincia di Sondrio, che un gruppo, ancora non palesato, ha avanzato pochi mesi fa. Ecco, la Conferenza dei Comuni del Lario Orientale è la migliore risposta che poteva essere data! Perché Colico appartiene al Lario Orientale, che è in Provincia di Lecco! E non è solo una questione geografica, perché dall’essere un comune del lago derivano problematiche, esigenze, situazioni, obiettivi ed interessi comuni, che è opportuno affrontare e portare avanti avanti insieme”.

Paroli ha infine prevenuto un’obiezione: “”ma Colico collabora anche con i Comuni limitrofi della Provincia di Sondrio…” E ci mancherebbe altro che un comune di confine non collabori con i tutti comuni vicini! Ma prevale in modo netto l’appartenenza al Lario Orientale e alla Provincia di Lecco, come questa neonata conferenza dimostra chiaramente nei fatti. Addirittura il Comune di Colico ha assunto la presidenza della Conferenza dei Comuni del Lario Orientale, a conferma della sua centralità ed importanza tra i Comuni della sponda Est del lago. Anche gli abitanti di Colico si sono sempre considerati appartenenti al lago e alla Provincia di Lecco e non percepiscono la necessità di un cambiamento.”

Sul tema del nuovo centro medico del paese, Paroli ha fatto “una precisazione relativa all’ultimo consiglio comunale del 21 dicembre, poiché mi è stata data una risposta non corrispondente alla realtà quando, per giustificare l’aumento spropositato del 73% del costo del Centro Medico, da 1.000.000 euro a 1.730.000 euro, a fronte tra l’altro di una notevole riduzione e semplificazione dell’edificio che è in corso di realizzazione, la maggioranza si è giustificata affermando che quell’incremento così alto è stato dovuto alla progettazione effettuata nel 2019, ovvero prima del Covid e prima dell’aumento dei prezzi delle materie prime. Peccato che il progetto per il Centro Medico sia stato presentato nel giugno 2021, ovvero dopo il Covid, quando l’incremento dei prezzi era già in atto e non nel 2019, come affermato dalla maggioranza”.

“E non poteva essere diversamente – ha continuato la consigliera -, perché l’accordo con un privato per edificare il centro di medicina sul suo terreno in cambio della possibilità di costruire nella parte retrostante, è stato ufficializzato solo il 3 dicembre 2020. Ne consegue che la progettazione non può che essere stata successiva, ovvero nel corso del 2021. A riprova che nel 2020 non c’era alcun progetto, ricordo che si erano attivati anche i medici di allora che, in assenza di un progetto pubblico, avevano pensato di costruire una sede privata e per questo a giugno 2020 avevano firmato un contratto preliminare per l’acquisto di un terreno in Viale Padania e creato una società che avrebbe dovuto perfezionare la compravendita e costruire la nuova struttura. Ci ricordiamo che lo avevano scritto direttamente i medici in una lettera pubblica piuttosto risentita, quando a dicembre 2020 avevano appreso che l’amministrazione comunale si era accordata con un privato per la costruzione del Centro di Medicina pubblico, facendo di conseguenza cadere il loro progetto”.


“Questi fatti e queste tempistiche confermano che nel 2019 non c’era nessun progetto per il Centro Medico, che invece è stato presentato a giugno 2021 in piena campagna elettorale e, forse per questo, con un po’ di fretta e troppa enfasi… una bella struttura ampia e moderna con un costo di 1.000.000 euro, mentre ora è in corso di realizzazione una struttura ridotta di un piano, molto semplificata, meno bella, che costerà ben 1.730.000 euro“, ha dichiarato.

“Continuiamo quindi a chiederci – ha concluso Paroli – se era il caso di spendere 1.730.000 euro per quell’edifico, quando con quella cifra si sarebbe potuto ristrutturare una parte delle ex-scuole e collocare lì il Centro di Medicina. Anche a questo è stata fornita dalla maggioranza una risposta non credibile, ovvero che quella cifra non sarebbe bastata nemmeno per il progetto… È evidente a tutti che questo sia un’esagerazione, ma in consiglio comunale dovremmo discutere di fatti e dati reali”.